Fabriano – Esiste un fuoco sacro che a volte brucia nelle coscienze: davanti all’ingiustizia e alla sofferenza, in nome della libertà e dell’emancipazione, c’è un momento in cui esso fa emergere la forza di prendere sulle spalle iniziative e responsabilità di fronte agli altri. Per il ventisettenne Karim Franceschi il fuoco si è acceso nel Rojava, martoriata regione al confine tra Turchia e Siria, terra di un popolo senza stato, quello curdo, che resiste all’avanzata dell’Isis senza l’appoggio delle grandi potenze. Giunto lì con la carovana umanitaria “Rojava calling”, Karim decide di fermarsi e di unirsi alla milizia volontaria Ypg (Unità di protezione del popolo) per dare il suo apporto. Vedrà la liberazione di Kobane. C’è un filo rosso di profondo internazionalismo nelle parole e nell’esperienza del giovane Karim, venuto sabato 5 marzo a Fabriano per presentare il suo libro “Il combattente. Storia dell’italiano che ha difeso Kobane”, un filo rosso che parte dalle Brigate Internazionali nella Guerra Civile di Spagna, per passare sui monti della Resistenza italiana (lo stesso Karim è figlio di un partigiano, da cui ha ereditato, oltre ai valori antifascisti, il nome di battaglia, “Marcello”), nei movimenti di Liberazione dell’America Latina, fino a scavalcare l’inizio del millennio ed approdare in Medio Oriente, teatro delle più laceranti contraddizioni del mondo contemporaneo. L’incontro, organizzato dalla Biblioteca “R. Sassi” in collaborazione con il Laboratorio Sociale Fabbri, attiva realtà fabrianese che si pone in rete con i centri sociali della nostra regione, si è svolto ieri in una sala “Dalmazio Pilati” gremita di un pubblico eterogeneo ed
attento. Con un linguaggio semplice ma estremamente comunicativo, da ragazzo che parla alla gente, Karim intervistato da Manfredi Mangano, ha raccontato il proprio vissuto inquadrandolo nel contesto della situazione internazionale, citando aneddoti ed episodi che forniscono un’ottica alternativa alla narrazione del conflitto tipica dei mass media e suggerendo analisi per poter comprendere cosa sta accadendo oggi nelle regioni sconvolte non solo dall’Isis, ma anche da relazioni internazionali ciniche e ambigue, arrivando a toccare la più tangibile attualità su possibili operazioni, politiche e militari, italiane in Libia, e su quanto la nostra propaganda anti-islamica sia uno dei migliori alleati del fondamentalismo.

Valeria Carnevali@riproduzione riservata

Anteprima

Anteprima del Primo Capitolo

“Il combattente. Storia dell’italiano che ha difeso Kobane”, Karim Franceschi, Editore Rizzoli, 2016, Bur, collana Futuropassato, 252 p., 17 euro