Un’ Open Air Museum per fare dei monti Croce e Guardia un parco archeologico

ARCEVIA_-paleosuperficie-e1373725105742Arcevia – Valorizzare le evidenze archeologiche del Monte Croce e Monte Guardia e creare un parco archeologico sull’età del bronzo italiana è uno degli obiettivi del piccolo comune. I secoli fra il 1300 e il 1000 a.C., rappresentano uno dei momenti cruciali per il passaggio dalle più antiche società di villaggio alle nuove forme di aggregazione politica costituita dalla nascita delle prime forme urbane e delle popolazioni italiche. Fra poche settimane verranno presentati i risultati ottenuti dall’ultima campagna di scavi e le vette di Arcevia, la bella, di essere la porta dell’entroterra montano dove archeologia rima con natura.

Sono le ricerche condotte dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche fin dall’inizio degli anni ’60 ad aver evidenziato quanto Arcevia sia un territorio testimonial dell’età del bronzo individuando evidenze strutturali relative ad ambienti abitativi, d’uso, e probabilmente anche di culto.

Nel 1992, a seguito delle indagini archeologiche, fu effettuato un esproprio dell’area con decreto ministeriale, portato a compimento nel 2001. L’area risulta dunque oggi acquisita al demanio e destinata alla conservazione e valorizzazione dei beni archeologici. Questa condizione giuridica rappresenta un formidabile vantaggio per la creazione di un parco archeologico e di un open air museum.

museo archeologico arcevia 2Tutto inizia con una tesi di diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Roma “ Sapienza” che ha messo insieme dati e documenti correlati alle ricerche e datato le varie evidenze strutturali  emerse dagli scavi effettuati in vari punti del Monte Croce e del Monte Guardia fra il 1961 e il 1995. Un lavoro strutturato che fa emergere una mappa della tipologia dei resti strutturali individuati sul Monte Croce e sul Monte Guardia dove si evidenziano degli ambienti circolari infossati con diametri compresi fra 3,50 e 4,20 mt; delle capanne di forma rettangolare costituite da cunetta perimetrale e buche di palo, di dimensioni piuttosto ampie (oltre i 60/70 mq); degli edifici di grandi dimensioni forse di ambito cultuale posti in prossimità della vetta del Monte della Guardia.

Fossato di Conelle di ArceviaRitrovamenti su cui si basa una proposta culturale sul Monte Croce – Guardia particolarmente interessante considerando che sono punti dominanti del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Se poi si tiene conto che nonostante gli interventi forestali, e qualche edificio costruito ai limiti dell’area, il contesto è preservato, realizzare un parco archeologico,  che permetta la completa comprensione dei resti trovati, completa l’offerta culturale del territorio.

Sopratutto se la costituzione di un parco archeologico si fa sulla traccia di un’ open air museum con ricostruzioni filologiche a grandezza naturale delle evidenze archeologiche sul modello di quanto fatto ad esempio nel parco archeologico della terramara di Montale.

Informazioni raccolte dalla redazione di  Civetta.tv con il contributo dell’amministrazione comunale di Arcevia