Un salto per vedere “Amici volanti” e la loro geniale pazzia fino al 30 giugno

Manifesto museo GuelfoFabriano – Quando si può identificare un artista con il solo nome significa che è importante. Guelfo Bianchini (Fabriano 1937 – Roma 1997), per gli amanti dell’arte soltanto Guelfo, non è stato esclusivamente un vivace e rappresentativo esponente di quei movimenti artistici del Novecento che, prendendo le mosse dalla spinta creativa delle cosiddette avanguardie, mutarono radicalmente il concetto di arte, ma fu egli stesso soggetto delle nuove forme artistiche, assiduo collezionista e ispiratore dei nuovi maestri del “secolo breve”. Le opere grafiche raccolte nell’arco di molti anni da Guelfo in una preziosa collezione comprendono infatti anche molti ritratti dello stesso artista marchigiano eseguiti da grandi pittori, o da essi a lui dedicate.

Lungo il corso della sua vita, il poliedrico Guelfo ha intrecciato rapporti culturali e d’amicizia con un gran numero di artisti, in un continuo e proficuo scambio di idee e di ispirazioni, artisti di fama internazionale come Salvator Dalì, Marc Chagall, Pericle Fazzini, Giacomo Manzù, Joan Miró ma anche e soprattutto Giorgio De Chirico, del quale fu reciprocamente amico e ammiratore, e di cui condivise la visione metafisica dell’arte.

Fabriano ha voluto ricordare congiuntamente i due artisti in una splendida mostra intitolata “De Chirico – Guelfo – De Chirico”, ospitata nel Museo Diocesano e nella Sala Guelfo all’interno del Chiostro della Cattedrale di San Venanzio. La mostra, nata da un progetto dello stesso Guelfo e fortemente voluta dalla Presidente della Fondazione Museo Guelfo, Prof.ssa Marisa Bianchini – sorella del pittore – espone opere di entrambi gli artisti, fra cui “La Musa inquietante” e “Testa di cavallo” di De Chirico e le incisioni di Guelfo intitolate “Guelfo e personaggi” in cui il soggetto è l’amico De Chirico. Inoltre nella Sala Guelfo è presente una serie di pannelli artistici e fotografici che illustrano il legame d’amicizia fra i due pittori. La qualità delle opere esposte evidenzia chiaramente come Guelfo sia da considerare non un mero epigono di Giorgio De Chirico ma un artista a lui vicino sia nei contenuti sia nella concezione artistica, e di così alto valore da essere stato definito dallo stesso De Chirico “un talento eccezionale”.

Tiziana Gubbiotti@riproduzione riservata

L’esposizione è realizzata dalla Fondazione Museo Guelfo con il Patrocinio del Comune di Fabriano, Regione Marche, Città Creativa Unesco e Diocesi Fabriano – Matelica. L’allestimento è stato curato dall’Architetto Lorenzo Rossi.

Fino al 30 giugno dal martedì alla domenica dalle 17 alle 19.30. Chiostro della Cattedrale Sala Guelfo Museo Diocesano  fino al 30 giugno, tutti giorni tranne il lunedì, dalle 17 alle 19,30

Per saperne di più…

Tic di GuelfoGuelfo e Giorgio de Chirico sono gli amici volanti perché il “dialogo” tra i due grandi artisti si è manifestato in tutta la sua particolarità anche nelle pagine del “Tic di Guelfo, ovvero capricci a volo, Giorgio de Chirico, Guelfo e gli amici volanti”, volume prestigioso pubblicato dall’artista fabrianese nel 1979 con incisioni d’autore, numerate e firmate e presente nelle Biblioteche dei più importanti musei del mondo.
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