Danni alla millenaria chiesa dell’abbazia di San Salvatore in Valdicastro

14384079_10210716790938762_2003261892_n-1Fabriano – Inagibili la chiese e la cripta della millenaria abbazia di San Salvatore in Valdicastro. Il complesso fondato da San Romualdo fra il 1005 e il 1009, dove il Santo morì il 19 giugno 1027 e che ospitò monaci calmaldolesi fino agli albori del XVesimo. I due edifici religiosi sono stati gravemente lesionati dal  terremoto del 24 agosto. Lungo e particolarmente grave l’elenco dei danni stilati dai tecnici comunali nel loro sopralluogo lunedì 12 settembre. Hanno riscontrato problemi strutturali all’architrave della porta di accesso alle antichissime celle; misurato profonde crepe nella parete interna della cripta, nelle colonne e nelle parte alta della navata della chiesa; costatato rischi di crolli in varie parte del tetto. “Purtroppo, la relazione non dà alternative: le due 14355976_10210716790298746_842971343_n-1strutture, fino a data da destinarsi, saranno chiuse per ragioni di sicurezza al pubblico – spiega Filippo Zenobi della coop. “S. Romualdo”, l’azienda proprietaria del complesso. Il peggio è che questi danni vanno a sommarsi a quelli provocati 19 anni fa dal terremoto del settembre 1997 e aggravano lo stato delle due strutture che non abbiamo potuto mettere in sicurezza dal punto di vista sismico.”

Riaperti nel 2005 proprio in occasione delle celebrazioni del millenario dell’Abbazia, di fatto cripta e chiesa,  sotto tutela della Soprintendenza di Ancona che, non sono state mai ristrutturate. “Mentre siamo riusciti ad investire sull’abbazia – prosegue Zenobi – perno della nostra attività agricola, casearia ed agrituristica, abbiamo dovuto far un passo indietro per la chiesa e la cripta, sicuramente altrettanto importanti del corpo  messo in sicurezza. Ma siamo tuttora in attesa di veder riconosciuto il contributo per la ristrutturazione previsto dalla Legge 61/98, essendo nella generica graduatoria riguardante gli edifici privati.”

14371992_10210716787098666_790667603_n-1La chiesa contiene affreschi del XV raffiguranti S, Cristoforo, S Giovanni Battista e San Romualdo, L’altare è un sarcofago romano del III secolo d.C. che per 400 anni custodì le spoglie di San Romualdo. La cripta conserva addirittura dalla primitiva costruzione le piccolissime finestre a strombo.

Véronique Angeletti@civetta.tv