A Jesi “Torneo di burraco per salvare una piccola vita”

Le Associazioni onlus Un Battito di Ali, Fondazione Patronesse del Salesi, Rotary Foundation e Rotary Club di Jesi, Fondazione Corrado Dionigi organizzano l’evento benefico “Torneo di Burraco per salvare una piccola vita” in programma domenica 16 ottobre pv. alle 16,15 all’Hotel Federico II di Jesi. Oggi la presentazione.

Marco Pozzi e Paola Duca

Marco Pozzi

Un momento della conferenza

Una rete di solidarietà per aiutare il piccolo Mavlud a riappropriarsi della sua infanzia e della sua vita. L’hanno messa in piedi le Associazioni onlus Un Battito di Ali, Fondazione Patronesse del Salesi, Rotary Foundation, Rotary Club di Jesi e Fondazione Corrado Dionigi insieme al network Guariamoli, per lanciare l’iniziativa benefica “Torneo di Burraco per salvare una piccola vita”, domenica 16 ottobre p.v. alle ore 16,15 in una delle sale dell’Hotel Federico II di Jesi, sede delle riunioni conviviali del Rotary Club e gentilmente messo a disposizione dalla Direzione dell’Hotel. Oggi, nella sala azzurra del Federico II a Jesi, la presentazione del torneo, alla presenza del dottor Marco Pozzi (primario del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita dell’Ospedale regionale di Torrette), il governatore eletto del Rotary Club Distretto 2090 Gabrio Filonzi, Paola Duca consigliere fondatore di Un Battito di Ali onlus e Patrizia Marcelletti per la Fondazione Patronesse del Salesi.
“Scendiamo in campo insieme alla fondazione Dionigi di Pesaro – spiega Filonzi – istituita per aiutare i bambini e su cui molti soci rotariani hanno fatto convergere donazioni con cui si è già portato avanti con successo il progetto “Un cuore per l’Albania” e che ha visto impegnato il dottor Pozzi in prima persona per restituire dignità, salute e vita a bambini albanesi. Ora il fondo a disposizione della Fondazione sarà destinato a questa gara di solidarietà per Mavlud”. Il piccolo, 2 anni, originario del Kossovo, è affetto da una gravissima cardiopatia. È un bambino blu, come spiega meglio il dottor Pozzi, “perchè ha quella che comunemente chiamiamo patologia del ‘buco nel cuore’ con ostruzione dei vasi che pompano il sangue ai polmoni, unita a una sofferenza muscolare sistemica. Una situazione clinica al limite della sopravvivenza, per la quale in futuro dovremo sicuramente intervenire di nuovo, appena il fisico del bimbo ne darà la possibilità”. Il suo caso, segnalato da Guariamoli alle Patronesse arriva, seppur in urgenza, dopo un altro bimbo di appena 4 settimane che purtroppo non ce l’ha fatta a causa della burocrazia. “Ci eravamo attivati per questo piccolino di quattro settimane, la cui situazione era critica – dice Pozzi – ma purtroppo, nella settimana intercorsa tra l’accettazione del caso e il trasferimento in Italia, il bimbo è morto. Non potevamo rischiare ancora. La macchina organizzativa e burocratica era già in moto, il progetto di raccolta fondi anche, sapevamo che Mavlud aveva bisogno di aiuto subito e lo abbiamo fatto venire in Italia. La sua patologia era già in una fase avanzata, aggravata nei giorni scorsi, tanto che abbiamo dovuto operarlo d’urgenza improntando delle spese anticipate dalle associazioni. Ora dobbiamo continuare la raccolta fondi per dare continuità alle cure e alla permanenza a Torrette. È agghiacciante pensare – conclude Pozzi – che dall’altra parte dell’Adriatico ci sono bambini che muoiono per una burocrazia troppo lenta”.
Paola Duca e Patrizia Marcelletti hanno sottolineato il beneficio di lavorare in sinergia, “una rete di associazioni che superano le loro singole identità per abbracciare obiettivi umanitari comuni, che non sarebbero raggiungibili singolarmente. Grazie a questa sinergia e al network Guariamoli che di volta in volta segnala i casi urgenti, siamo stati in grado finora di operare 10 bambini negli ultimi due anni e mezzo. Ogni bambino che ci lascia è una ferita che non si rimargina, per questo bisogna impegnarsi e fare il massimo, sempre”.
Fondamentali partners illuminati di questo evento sono l’Hotel Federico II, che ospita il torneo e che ha concesso una delle sue sale con l’allestimento di 30 tavoli per ospitare 120 giocatori provenienti da tutta la regione; il Rotary Club di Jesi con le sue componenti Rotary Foundation e Rotary Distretto 2090, la boutique Gisa di Chiaravalle, sempre sensibile a ogni evento e che in questa occasione ha messo a disposizione i premi. Iscrizioni ancora aperte al numero: 3343396345 (Miro Mosconi).

Talita Frezzi, Ufficio Stampa “Un Battito di Ali onlus”

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