Sassoferrato e l’americana Iron Mountain presto Sister Cites: la sorpresa del gemellaggio

ironmountaincarnegielibraryfrontLa notizia è bella e molto coinvolgente. Sassoferrato sta per gemellarsi con la città statunitense di Iron Mountain nel Michigan. L’iter è già ad un ottimo punto: il consiglio al di là dell’oceano ha firmato, all’unanimità, martedì 6 settembre scorso, la sua disponibilità a procedere, ed altrettanto all’unanimità, giovedì 27 ottobre, è stato il turno del consiglio sentinate a dare la sua approbazione. Per perfezionarsi ed essere definitivamente firmata, l’intesa dovrà essere approvata dal Presidente della Regione Marche, dalla Farnesina e dal Consiglio dei Ministri.

albert-santoniIl merito – ha sottolineato il sindaco Ugo Pesciarelli – è stato dell’Associazione Sassoferratesi nel Mondo che ha avuto l’idea di questo gemellaggio coinvolgendo, assegnando uno dei tre premi 2016 Monte Strega Bartolo di Sassoferrato, l’architetto Albert Santoni che vive a Iron Mountain. Italiano della seconda generazione, Albert ha lo stesso nome di suo nonno Alberto Santoni,  originario di Monterosso che emigrò in America nel 1910.

Un’ intesa dunque che crea un ponte lungo 7401,373 chilometri che il Consiglio di Iron Mountain considera “interessante per scambiare idee, lavoro e risolvere insieme problemi”. Il consiglio invita anche formalmente il sindaco e la cittadinanza sassoferratese a raggiungere la città al fine di rafforzare l’amicizia internazionale e uno dei consiglieri, Pam Maule, ha suggerito di fare intervenire la delegazione sentinate alla festa italiana del paese che si svolge ogni anno ad agosto.

Comunque che Iron Mountain e Sassoferrato, un giorno avessero un destino in comune era quasi una fatalità. Tutte e due sono terre di miniere, in America di ferro e, in Italia di zolfo e poi anche se non è scritta nelle stelle, il legame lo si legge palese nei nomi. Dopo tutto, se Iron Mountain non è altro che in italiano la montagna di ferro, Sassoferrato è una roccia ferrata.

Véronique Angeletti@civetta.tv

Per approfondire..

the-albert-santoni-familyLa famiglia di Albert Santoni è originaria di Monterosso. Il nonno Alberto emigrò una prima volta in America nel 1905. Ritornato poi in Italia sposò Lucia Toni ed insieme ritornarono in America nel 1910, stabilendosi ad Iron Mountain dove Albero lavorava nelle miniere di ferro, come molti altri sassoferratesi emigrati. Ebbero cinque figli, tra cui Evo il padre di Albert. Evo Santoni, paracadutista, combatté nella seconda guerra mondiale in Francia e Germania . Il suo aereo fu abbattuto e lui fu ferito due volte gravemente. Ricevette due prestigiose decorazioni al valore militare.

Dopo la guerra Evo iniziò una attività nel campo edilizio ad Iron Mountain e sposò una donna di origine scandinava che si rivelò una madre meravigliosa. Purtroppo ella morì ancora giovane nel 1980.

Albert ha sposato Paula di origine abruzzese . Hanno due figli, Mario e Anthony e evo-santonitre nipotini. Albert è architetto e ingegnere edile ed ha creato una ditta di progettazione e costruzioni di case ed edifici commerciali con 55 dipendenti, la Dickinson Homes. Entrambi i figli lavorano nella ditta : Mario è direttore del reparto vendita progettazioni ed Anthony anche lui ingegnere dirige il reparto tecnico, mentre Paula gestisce un negozio di mobili ad Iron Mountain. Albert e Paula mantengono forti legami con parenti ed amici specialmente a Monterosso, sono venuti già alcune volte qui , ultimamente proprio a fine Agosto 2015 .

Albert è diventato socio della Associazione Sassoferratesi nel Mondo da tre anni.

Una piccola nota di colore : un cugino di Albert è viticultore in California e ha cominciato a produrre un vino che ha chiamato “SASSOFERRATO”.

Testo integralmente copiato dal sito www.sassoferratomia. it

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