Cronaca ordinaria di un campionato veramente straordinario

Fabriano – Affermano che non è uno sport per superuomini, intanto, sui gradini, fra il pubblico, non è raro vedere qualcuno trattenere il respiro per loro. Per quei centotrenta sub che, nella piscina comunale Aqua di Fabriano, hanno, il 19 e il 20 novembre, partecipato ai Campionati Italiani Invernali Indoor Apnea. Campionati organizzati con maestria dall’Asso Sub Fabriano e da Monsub di Jesi.

Due giorni di puro agonismo in cui diciotto società, beffandosi dell’atmosfera terremoto, hanno è vero gareggiato ma anche stupito con il sodalizio che, al di fuori del momento personale della competizione, lega gli apneisti. Affiatamento che distingue quest’attività misconosciuta fondata, ancora più degli altri sport, sull’equilibrio psicofisico del sub.

Quell’equilibrio che è venuto a mancare a Michele Tomasi del Club Subacqueo Rane Nere di Trento. “Riconosco – afferma il cinquantenne – che ho fatto la peggiore gara degli ultimi quindici anni nella dinamica con bipinne. La testa – ribadisce – è fondamentale. Da subito, ho avuto sofferenze, non sentivo piacere e dunque non ci sono stati risultati in quella gara”. Una gara andata male a fronte di due andate in realtà molto più che bene. Tomasi è argento nel campionato di apnea dinamica senza attrezzi con un 160,5 metri e bronzo con 190,50 metri nella monopinna. Poi, rivela: “Sono venuto a Fabriano proprio per incontrare il mio grande amico marchigiano Luigino Ceppi” dando l’ennesima testimonianza che, nell’apnea, l’agonismo rima con l’amicizia.

Luigino Ceppi. Tutti ne parlano. Al collo, porta legata ad un cordoncino una monopinna d’argento. Un po’ perché è la sua disciplina preferita e poi perché è un dono del nazionale italiano Andrea Vitturini, presente da allenatore con la campionessa sub Cristina Rodda ai campionati invernali di Fabriano con la squadra di Torino che allena. È emozionato Luigino. Difficile rimanere impassibile davanti a quella pergamena della FIPSAS, acronimo di Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinato, donata al momento delle premiazioni di domenica “per il suo impegno e la passione dimostrati nei confronti dell’immersione in apnea”.

Ha alle spalle una grande storia. Bella e potente. Lui di mestiere fa il camionista, poi, un giorno, già molto grande, appena  superato i 50, scopre frequentando un corso nel club Monsub di Jesi che ha un naturale dono nell’apnea che lo porta a collezionare titoli. “Sono stato l’eterno secondo – sottolinea – ho trovato sempre il Tomasi davanti a me”. Insomma, anche l’apnea ha la sua coppia Merckx-Gimondi! Luigino Ceppi è un vincente che ha sconfitto anni fa la leucemia che però, recidive, gli ha imposta da alcuni mesi a rimanere a bordo vasca. Difficile per lui nascondere quanto rimpiange quell’emozione particolare che l’apnea e la profondità del “Grand bleu” sanno regalare.

È uno sport malefico, provoca dipendenza, meglio tenersi alla larga. Chi vi sta per instradare in questo sport rischia di farvi fare qualcosa che è tale quale ad una droga, avverte Andrea Vitturini. Sa bene di cosa parla, lui, che più degli altri ne è “vittima”. Campione mondiale in titolo dell’Apnea indoor, ha in tasca l’attuale record mondiale. “L’apnea apre un mondo dentro se stessi che nessuno – salvo chi lo prova per davvero – può immaginare.

Il tuffo…Perché l’apnea non è solo un tuffo trattenendo l’aria in piscina o in mare. È un tuffo nel profondo di se stessi che porta l’atleta a scoprire le sue potenzialità, porta ad un controllo costante dei riflessi e del proprio corpo, del ritmo del cuore, dei vasi sanguini, dei polmoni. È piacere.

Il piacere. Un’emozione a cui, prima o poi, tutti gli apneisti fanno riferimento. Già da come si prepara lo sportivo alla partenza la si nota. L’atleta prende tutto il suo tempo, si concentra, è quasi immobile, mangiano letteralmente l’aria per caricare al massimo la loro capacità polmonare.

Quelli della Blueworld di CagliariUna costante: l’apnea sembra andare in rima con la serenità. Lo stress, l’apneista lo lascia negli spogliatoi. Sa che lo aspetta un mondo di silenzio e che vive una disciplina dell’estremo è uno sport che va a bussare alla porta dei nostri limiti” – spiega il presidente della Monsub di Jesi, Andrea Curzi. Ha incassato vari bei risultati: dopo tutto la sua squadra è la seconda nella classifica delle società di apnea con 309 punti dopo la Blueworld di Cagliari (440 punti ottenuti da 24 apneisti) e prima di Asti Blu (225 punti).

Nella città di Federico di Svezia, la Monsub ritorna con tre medaglie d’Oro (Martina Pamucci. Vincenzo Maria Scrima, Andrea Medici); quattro d’Argento (bis di Diana Duca, Andrea Curzi, Dario Gattini); sei di Bronzo (Carlo Brecciaroli, Tiziana Baldini, Andrea Medici, Martina Pamucci e bis di Francesco Artegiani).

Da Pesaro, città di mare, Maurizio Tonelli, presidente della Sub Tridente – insiste: “L’apnea è un mondo fantastico, un vero sport che richiede capacità fisiche e proprio perché si svolge in acqua ha quel qualcosa di speciale, anzi di magico.”

Anche per i bolognesi dell’H2Bo, l’apnea è uno sport diverso. Il team si chiama 506, dal nome del sottomarino della marina italiana chiamato Enrico Toti S506. Nei due giorni di Fabriano hanno incamerato nelle 14 gare ottimi risultati. Il coach Bart porta al club una medaglia d’oro vinta da Delia Sebelin nella statica e una medaglia d’argento nella dinamica monopinna con un bel 209 metri di Mauro Generali. Una vera conquista considerando che è stato vittima pochi mesi fa di un gravissimo infortunio. Il team vanta altre due medaglie d’argento: una nella prima cat. maschile di Roberto Coluccio che guadagna la massima serie Élite ed una da Matteo Vacca nella seconda categoria maschile.

Questo sport – sottolineano gli atleti bolognesi – è una disciplina che ti insegna a respirare in un mondo dove consideriamo respirare un gesto spontaneo e naturale. In realtà va coltivato, allenato.” Poi, a sostegno del fatto che questo sport individuale è paradossalmente uno sport di gruppo, aggiungono “per uno che sta dentro la vasca, ce ne sono 4 o 5 fuori, per la sua sicurezza, a controllare”.

Per i sassoferratesi Fabio Vecchi e Giacomo Fata dell’Asso Sub Fabrianoper praticare questo sport è di primaria importanza riuscire a controllare tutti i nervosismi. La tranquillità è la base di ogni prova o uscite anche in mare”.

Stessa riflessione per i Wasken Boys di Lodi, Domenico e Paolo.

Comunque difficile credere che l’apnea “non è uno sport per superuomini”. Sopratutto quando chi lo dice è Alessandro Zacheo, il presidente di Just Apnea di Bari, l’atleta che a Fabriano, in due giorni, ha conquistato ben tre medaglie d’oro ed è il detentore dell’attuale record nazionale in vasca corta di 255,20 metri.  Però dalle classifiche, il più antico modo d’immergersi ha un pregio: non distingue giovani e meno giovani, uomini dalle donne e non fa vincere chi ha più muscoli o meno forza. E l’apnea, questo sport così poco conosciuto, di apparire forse come lo sport che può brigare al titolo d’universale.

Véronique Angeletti@civetta.tv

Le gare…

http://attivitasub.fipsas.it/invernali-di-apnea-tre-ori-per-zacheo-blueworld-migliore-societa-indoor/

Il primo Campionato ad andare in scena è stato quello di Apnea Statica, disputatosi sabato 19 Novembre. Nella categoria donne, la medaglia d’oro è andata a Delia Sebelin, di H2BO, rimasta in apnea per 4’ e 47’’. Alle sue spalle Diana Duca, del Monsub, seconda con 4’ e 40”, e Rosa Giannoccaro, dell’Asti Blu, terza con 4’ e 22’’. In campo maschile il gradino più alto del podio se lo è aggiudicato Mauro Generali, di H2BO, bravo a far fermare le lancette sul tempo di 7’ e 15’’. Dietro di lui Tommaso Buglioni, del Komaros Sub Ancona, argento con 6’ e 22’’, e  Carlo Brecciaroli, del Monsub, bronzo con 6’ e 1”.

Terminata la gara di Statica, è stato subito il turno del Campionato Italiano di Apnea Dinamica senza Attrezzi, dove a primeggiare sono stati Livia Bregonzio, dell’Asti Blu, e Alessandro Zacheo, di Just Apnea, autori, rispettivamente, di 131,35 m. e di 162,36 m.

In campo maschile, molto bene Michele Tomasi, del Club Subacqueo Rane Nere, che, grazie alla misura di 160,50 m., si è piazzato sul secondo gradino del podio, seguito da Roberto Gallesio, dell’Asti Blu, terzo con 137,80 m. A completare il podio femminile sono state invece Tiziana De Giulio, di Just Apnea, argento con 125,00 m, e Rosa Giannoccaro, dell’Asti Blu, bronzo con 105,92 m. Nell’altra specialità della dinamica, quella con attrezzi – pinne con stile alternato, disputatasi domenica 20 Novembre, ad imporsi, in campo femminile, è stata Tiziana De Giulio, di Just Apnea, brava a percorrere 177,10 m. Alle sue spalle Livia Bregonzio, dell’Asti Blu, seconda con 142,45 m., e Rosa Giannoccaro, sempre dell’Asti Blu, terza con 134,70 m. In campo maschile, oro per Alessandro Zacheo, di Just Apnea, autore di 200,00, seguito da Dario Gattini, del Monsub, argento con 182,30 m., e da Emiliano Scaburri, dell’Asti Blu, bronzo con 178,08 m.

Al termine del Campionato di Dinamica con Attrezzi – pinne con stile alternato, è andato in scena il quarto e ultimo Campionato Italiano in programma, vale a dire quello di Dinamica con Attrezzi – monopinna. Ad aggiudicarselo, in campo maschile, è stato Alessandro Zacheo (al suo terzo titolo italiano in due giorni), di Just Apnea, che con la misura di 218,55 m. si è imposto sia su Mauro Generali, di H2BO, argento con 209,00 m., che su Michele Tomasi, del Club Subacqueo Rane Nere, bronzo con 190,50 m. Nella categorie donne, a primeggiare è stata invece Maja Micelotta, dell’Agonismo Sub Torino, autrice di 138,10 m. Dietro di lei, staccate, rispettivamente, di 7,63 e 10,54 m., Diana Duca, del Monsub, seconda con 130,47 m., e Sara Battolu, del Blueworld, terza con 127,56 m.

Grazie alle prestazioni dei suoli atleti, la qualifica di migliore Società d’Italia di Apnea Indoor se l’è aggiudicata, per il secondo anno consecutivo, il Blueworld, seguito in classifica dal Monsub, argento, e dall’Asti Blu, bronzo.

L’evento, caratterizzato da una grandissima partecipazione, è stato diretto dal Direttore di Gara, Leonardo Corrieri, dal Giudice Capo, Giuseppe Vestri, e dai Giudici di Superficie, Fabio Fiori, Donatella Stanghellini e Giampaolo Tugnoli. Visualizza la classifica del C.I. Invernale di Apnea Statica Visualizza la classifica del C.I. Invernale di Apnea Dinamica senza Attrezzi

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