Nozze d’argento per il Premio Lirico Internazionale Mario Tiberini

Brollo, Patanè, Chingari

Marco Chingari baritono e Francesca Patanè soprano

Non sembra vero, ma il tempo passa. Il Premio Lirico Tiberini è giunto alla 25^ edizione, mantenendo alti qualità e successo. Intitolato al tenore che ha avuto i natali a San Lorenzo in Campo (PU) nel 1826, il Premio è nato per riportare alla memoria una gloria laurentina, e per estensione marchigiana e italiana, il tenore Mario Tiberini, che quasi due secoli fa portò la nostra musica nel nuovo e nel vecchio continente. E il Premio, istituito nel 1989 dalla Professoressa Giosetta Guerra, biografa del tenore, ha continuato la diffusione della nostra cultura musicale, portando nel paese natale del tenore, dove c’è un magnifico teatro di tradizione a lui intitolato, gli artisti più prestigiosi del panorama lirico internazionale.
manifesto-2016-correttoclipboard01Chi frequenta i grandi teatri non riesce a credere che un piccolo teatro di soli 150 posti, situato in un piccolo paese dell’entroterra marchigiano, abbia avuto la chance di ospitare artisti di altissimo livello, star della Scala, del Met, del Covent Garden e via dicendo, come il più grande basso del mondo Samuel Ramey, ora Presidente onorario del Premio, prestigiosi tenori come Chris Merritt, Rockwell Blake, Juan Diego Florez, Gregory Kunde, Nicola Martinucci, Luca Canonici, Francesco Meli, Fabio Armiliato, Michael Spyres, i migliori soprani al mondo, come Mariella Devia, Daniela Dessì, Dimitra Theodossiou, oltre a Catia Ricciarelli, Amarilli Nizza, Serena Gamberoni, Jessica Pratt, bassi e baritoni di assoluto prestigio, come Giuseppe Taddei, Simone e Nicola Alaimo, Michele Pertusi, Bruno de Simone, Carlo Lepore, Andrea Concetti, Lorenzo Regazzo, mezzosoprani quali Sonia Ganassi e Sonia Prina, personaggi internazionali come Andrea Bocelli, Michele Mirabella, Gabriele Lavia, Pier Luigi Pizzi e tanti altri.
Nel venticinquennale del Premio l’Associazione Musicale Mario Tiberini conferisce il Premio Tiberini d’oro alla coppia Marco Chingari baritono e Francesca Patanè soprano, uniti nella vita e nell’arte come lo furono il tenore Tiberini e la moglie, il soprano Angelina Ortolani. Dotati di eccellenti doti vocali e sceniche, i coniugi dedicheranno la prima parte del concerto ad arie d’opera assai note di Bizet, Puccini, Verdi, Ponchielli, Mascagni col M° Giovanni Brollo al pianoforte; nella seconda parte si darà spazio alla fantasia degli artisti per un repertorio più popolare sia di musica che di poesia, quindi Leoncavallo, Gershwin, Di Capua, sonetti romaneschi, per uno spettacolo esilarante e per tutti i gusti. In onore dei premiati si esibirà anche una loro allieva, il soprano Giulia Pelizzo e il M° Brollo suonerà un brano a sorpresa per pianoforte solo. Sorprese su sorprese per finire con un brindisi per festeggiare il 190° compleanno del tenore Tiberini (100 anni in più della Regina Elisabetta).
La serata di gala si terrà al Teatro Tiberini di San Lorenzo in Campo sabato 26 novembre alle ore 20:30. L’ingresso è gratuito per i soci, ma è bene prenotare i posti presso le due cartolibrerie del paese.
Dopo lo spettacolo incontro conviviale con gli artisti al Ristorante La Palma di S. Lorenzo, una cena completa di due primi, carne di vitello delle nostre terre, verdure, dolci, vino, caffè per soli 20€.

Per approfondire:

Marco Chingari baritono
Baritono di origine romana, ha studiato negli stages di Carlo Bergonzi organizzati nell’ambito del Concorso Voci Verdiane di Busseto. Attualmente è seguito dalla signora Rita Saponaro Patanè. Giovanissimo ha vinto concorsi internazionali tra cui lo Zonta di Ercolano presieduto dal dottor Canessa, il Concorso Voci Verdiane di Busseto, il Concorso Internazionale di Camerino (presidenti Gino Bechi e Anita Cerquetti), il Concorso Internazionale Rosetum “Puccini ed il suo tempo”, il premio assoluto degli Amici della Scala conferitogli dall’Associazione dei Loggionisti Scaligeri.
Ha debuttato, appena ventitreenne, ne La Forza del Destino di Verdi a Busseto, sotto la direzione del M° Gandolfi. Da allora ha cantato in quasi tutti i teatri italiani e stranieri nei più disparati ruoli del repertorio verdiano e belcantista, con incursioni nelle opere del ‘900. Ha al suo attivo anche numerosissimi concerti lirici e di musica sacra. Si è esibito al fianco di cantanti famosi e con direttori d’orchestra di prestigio, ottenendo ovunque consensi di pubblico e di critica.
Copiosa è la sua produzione discografica che comprende anche opere rare, quali Edmea di Catalani (Ed. Bongiovanni), La Cena delle Beffe di Giordano (Ed. Bongiovanni), Il Piccolo Marat di Mascagni (Ed. del Festival di Livorno) e naturalmente arie e duetti con Francesca Patanè (Ed. Kikko Records).

Francesca Patanè soprano
Francesca Patanè proviene da un’illustre famiglia di musicisti italiani. Figlia del notissimo maestro Giuseppe Patanè e nipote dell’altrettanto stimato maestro Franco Patanè, è cresciuta tra Berlino e New York, dove ha perfezionato lo studio della lingue (inglese, tedesco, francese e italiano) e la sua preparazione musicale alla Manhattan School of Music di New York. Dopo aver lavorato alcuni anni nel campo della moda come modella, è rientrata in Italia, dove ha partecipato al concorso voci verdiane di Busseto ed ha seguito gli stages del maestro Carlo Bergonzi. La sua carriera come soprano lirico-spinto inizia a Torino con l’opera Adriana Lecovreur che la vede acclamata protagonista sotto la direzione del M° Oren. Da allora si è specializzata nel repertorio drammatico d’agilità, diventando specialista in ruoli quali Lady Macbeth e Turandot. Tuttavia la duttilità della sua voce le permette di spaziare anche in un repertorio più lirico, come Tosca, Manon Lescaut, Tabarro, La Forza del Destino, ecc. Si è esibita in numerosi teatri italiani e stranieri al fianco di cantanti famosi e con direttori d’orchestra di prestigio, ottenendo ovunque consensi di pubblico e di critica.
Francesca Patanè ha al suo attivo qualificati e mirati interventi radiofonici e televisivi, svariati concerti di musica sacra e operistica ed ha cantato per la beatificazione di Padre Pio alla sala Nervi in Vaticano. Ha inciso diverse opere e ricevuto vari premi. Nel 2002 è stata incoronata <b>Miglior Soprano dell’Anno</b> in Germania per la produzione ad Essen de La Fanciulla del West.