La copiosa nevicata di questi giorni ha conferito le sue ultime lettere di nobiltà alle stazioni sciistiche localizzate sul Nerone e sul Catria. Ciò nonostante la chiusura dell’impianto di Frontone per verifiche e controlli sulle linee elettriche Enel che forniscono energia alla funivia. Per togliere ogni dubbio, considerando la previsione di un carico straordinario di sciatori, si è preferito tenere chiuso l’unico mezzo per salire in quota. Ma oggi, le piste sono già aperte e questa settimana prosegue il corso di sci con maestri.

Comunque la voglia di sciare sul Nerone e sul Catria sono stati tali che chi non è riuscito a sciare sulle cime dell’entroterra sud ha fatto svariati chilometri in più e preso d’assalto il Carpegna.
Un inizio stagione che commentiamo partendo dal Nerone dove mai si è vista così tanta gente. Il che ha creato un po’ di tensione per colpa di automobilisti in difficoltà a Serravalle di Carda. Purtroppo esiste ancora gente che in inverno si ostina ad andare in quota senza attrezzare la macchina. Questo ha indotto i carabinieri ad intervenire per vietare l’accesso ai mezzi sprovvisti di gomme termiche o di catene a bordo. “Nonostante la nebbia, oltre duemila persone hanno scelto di passare la giornata sulle nostre piste” – commenta molto soddisfatta Fabrizia Lucchetti, che gestisce gli impianti da sci -. La nebbia era, è vero, di compagnia ma non ha impedito di sciare. Lunedì siamo aperti e mercoledì 25 gennaio – annuncia – iniziamo il progetto dedicato alle scuole dell’Istituto Comprensivo Scipioni Lapi di Apecchio e di Piobbico mentre lunedì 30 quello con l’IC Della Rovere di Urbania. Un progetto didattico sportivo e scientifico che intreccia educazione allo sci, storia degli usi della montagna e anche elementi di meteorologia.”

“Sul fatto che siamo stati presi d’assalto – commenta soddisfatto il presidente della Pro loco di Montecopiolo, Agostino D’ Antonio -, non ci sono dubbi: quindici, forse sedicimila persone.” Un inizio stagione più che positivo con i ristoranti che già a mezzogiorno hanno visto tutti i tavoli occupati o prenotati. Sulle 9 piste aperte sul Carpegna, sono venuti soprattutto da Rimini e San Marino, diversi gruppi da Ravenna e, in molti, da Pesaro, Fano, dalla Val Conca, dalla Val Marecchia e anche Anconetani che, per le emergenze nel maceratese, hanno optato per gli impianti pesaresi. Un bell’inizio stagione da collegare all’operatività del piano neve del Comune di Montecopiolo che ha indirizzato la logistica dei suoi interventi sia nel dislocare uomini e mezzi sia nel metodo di interventi per liberare strade, piazzali, parcheggi. “La vocazione del nostro comune e l’esperienza insegnano” – sottolinea il presidente della Pro loco che gestisce Villagrande con 20 volontari – e ricorda che “Montecopiolo con la sua manovia inaugurata nel 1953 rimane il primo impianto di sci della storia dell’Appennino centrale.”

La giornata frenetica sul Nerone non ha avuto solo ricadute positive sugli impianti in cima ma anche sulle strutture ricettive a Serravalle di Carda, che hanno visto quasi tutti i tavoli occupati e lavorato tutta la giornata. “Forse perché era il primo giorno della stagione – precisa Antonio Pazzaglia dell’Hotel Monte Nerone che comunque riconosce che non aveva, ieri, un posto libero. Anche il ristorante Rossana, luogo cult per la coratella d’agnello, conferma che i tavoli erano tutti occupati. “Anche perché in tanti hanno preferito rimanere in paese con l’affollamento e le strade strette.”

“Il rovescio della medaglia – commenta il vicesindaco di Apecchio, Fabio Perfetti, – è che in molti, bloccati dalla carreggiata ridotta dell’ultimo tratto, per salire agli impianti hanno invaso le vie e praticato il parcheggio selvaggio.” Problemi tutto sommato relativi visto che tutti alla fine concludono affermando: “magari tutte le domeniche fossero così”.

Véronique Angeletti

Per informazioni

http://scioviemontenerone.it/

http://www.montecatria.com/

http://www.eremomontecarpegna.it/