C’è “Aria di Turba” a Cantiano

da via dei Molini guardando Sant'Ubaldo bt Toni Matteacci_gennaio 2017

Cantiano – A meno di 90 giorni dall’evento che coinvolge l’intera comunità cantianese, e malgrado la neve di gennaio, a Cantiano, c’è “aria di Turba”.

Iniziano i preparativi per l’ed. 2017 della manifestazione. Si rispolverano gli storici “bauli” dove sono custoditi i materiali di scena. Entro breve, le “sarte” si metteranno all’opera per la confezione di nuovi costumi. I “tecnici” stanno programmando qualche ritocco alle scenografie. I “personaggi” e i “registi” non vedono l’ora di riprendere in mano l’amato copione che sanno già di conoscere a memoria. Per un’intera comunità è iniziata l’attesa.

Lo scriveva, quasi mezzo secolo fa, Dante Bianchi, uno dei custodi della memoria della Turba moderna:

Quando in Cantiano,

cittadina dell’alto Pesarese,

 l’ombra dei monti si fa meno cupa,

i venti spirano più leggeri e il clima

perde l’asprezza invernale (…)

 la gente, obbedendo ad un misterioso richiamo,

 si scuote, si cerca, si aduna, discute a lungo e decide:

 è ora di agire,

 è tempo di Turba.”

“Parodosso” tutto cantianese!

LA TURBA – Dal secolo di Francesco, Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo

 

Comunicato stampa Ufficio Turismo Cultura Comune di Cantiano