Oltre a Fabriano e Pesaro, l’Agrario a Fano, Urbania e nel 2018, il professionale a Cagli

Istituto Agrario Cecchi di PesaroFano – La città della Fortune avrà una sezione distaccata dell’Istituto Tecnico e Professionale Agrario “Cecchi” di Pesaro che ha sede a Villa Caprile ed è ritenuto tra le più belle scuole del mondo – il “no” della Giunta regionale è diventato un “si” in meno di una settimana; istituito un indirizzo Agrario Agroalimentare Agroindustria presso l’Omnicomprensivo Della Rovere di Urbania in quanto “funzionale alle vocazione e potenzialità occupazionali del territorio“.

Confermate dunque le logiche del piano di programmazione della rete scolastica proposte dalla provincia. Ossia l’accorpamento de gli Istituti seguendo la logica dei numeri e il cambio degli equilibri dei spostamenti al fine di dare agli studenti nuove opportunità. Sulla costa, i cambiamenti investono Fano e sono tali quali al copione di cui si discuteva l’anno scorso. Il “Polo 3” accoglie il “Battisti”, perde l’ “Appoloni” che s’inserisce nel polo liceale “Nolfi” e nella sede di San Lazzaro si avvia il biennio sia tecnico che professionale del “Cecchi” prima bocciato dalla regione poi accolto.
Duole vedere il “Battisti” perdere la sua autonomia – commenta il presidente regionale dell’associazione nazionale dei presidi, Riccardo Rossini – ma il calo degli studenti non consente di ragionare diversamente. Ho però dubbi sul successo del biennio agrario a Fano. La sua offerta non regge il paragono con le opportunità della vicina casa madre pesarese. Mentre sono a favore di un indirizzo agrario nell’entroterra montano anche se temo che spostare sul Celli di Cagli l’agrario professionale non avrà l’avallo della regione per questioni di costi. “
Ed ecco la fondamentale novità del 2017: l’anno prossimo il “Della Rovere” di Urbania ha un indirizzo tecnico “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”. Il che  “va a supporto delle inclinazioni, attitudini, orientamenti finora ostacolati da problemi di distanza o di trasporto”, approva il preside Angelo Verdini. Dirige le primarie e le medie delle scuole di Pergola, Frontone, SSAbbondio, S. Lorenzo in Campo e Frate Rosa e sa come le famiglie prendono le loro decisioni sul futuro dei ragazzi. Influenzano la vicinanza o la mobilità.
Abbiamo articolato la nostra proposta seguendo le linee guida regionali – spiega entusiasta il sindaco di Urbania Marco Ciccolini –  è sostenuta dai 22 comuni delle UM dell’Alta Valle del Metauro e del Montefeltro. Siamo partiti da un analisi dell’Università di Urbino e da un confronto con le istituzioni, poi, in provincia, è stata vagliata dal punto di vista tecnico e concertata con le parti sociali incluse le sei associazioni di categorie e i sindacati delle scuole. Abbiamo anche la disponibilità di aziende bio importanti, dell’Assam e del Centro di Tartuficoltura di S. Angelo in Vado.”
Il piano però  “per non  escludere a priori i territori del Catria Nerone” lascia spazio ad un indirizzo agrario professionale sul Celli per il 2018–2019. ” Opportunità che non ci lasceremo sfuggire – incalza il sindaco di Cagli, Alberto Alessandri -. A settembre 2017, sul tavolo della Provincia, ci sarà di nuovo la nostra proposta. Quella stessa concordata con l’Istituto Celli e con i sei comuni dell’UM Catria Nerone ed in particolare con Apecchio ma adeguata alle linee della regione. Non ci vuole molto per perfezionarla.>> Sempre nel 2018 – 2019, partendo dall’area Pian del Bruscolo di Tavullia e zone limitrofe, prevista la riprogrammazione degli indirizzi tecnici, settore tecnologico.
Intanto, l’agriario Cecchi arriva a Fano. Il che rende entusiasta il Vice Presidente del Consiglio regionale Renato Claudio Minardi: Dopo che la 1^ Commissione consiliare competente, di cui sono membro, aveva espresso un parere condizionato alla modifica della delibera di Giunta adottata il 23 gennaio scorso, finalmente nel piano regionale della rete scolastica 2017/2018 si prevede l’apertura della sede distaccata dell’Agrario a Fano”. “Ero convinto – dichiara Minardi – che ci fossero le condizioni per raggiungere l’obiettivo, nonostante la recente circolare del direttore generale del MIUR, giunta però tardiva rispetto all’iter di concertazione iniziato da tempo. Come ho detto, una circolare non ha la forza di una legge e comunque lasciava spazi di interpretazione relativamente alla possibilità di aprire una sede distaccata fuori dall’ambito di riferimento”.

MINARDI FOTO“Ringrazio l’Assessore regionale Loretta Bravi e il Presidente Ceriscioli – conclude  – per aver recepito la richiesta della Commissione e aver capito l’importanza della presenza a Fano del Cecchi, unico Istituto Agrario della Provincia, fortemente attrattivo anche fuori Regione e con un numero di studenti superiore rispetto alle attuali capacità della struttura. Tale proposta, già condivisa dalle istituzioni scolastiche, dagli enti locali e dalle organizzazioni sindacali, è una bella vittoria per la città di Fano perché amplia e qualifica l’offerta formativa e sono orgoglioso di avervi contribuito”.

federico-tale“Il riconoscimento di un sacrosanto diritto degli studenti fanesi e di quelli residenti nelle vallate del Metauro e del Cesano” – commenta il consigliere regionale Federico Talè, “Fin da subito – spiega  – avevo sostenuto che la circolare che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inviato il 5 dicembre ai direttori degli uffici scolastici regionali non impediva la creazione di una sede distaccata di un istituto in un ambito diverso da quello della sede centrale; tanto più, che eravamo di fronte ad una circolare, appunto, e non ad una norma di legge vincolante, emanata quando ormai l’iter per il ‘Cecchi’ nella Città della Fortuna si poteva dire concluso, visto che c’era da tempo l’accordo di tutti gli attori coinvolti, scolastici e istituzionali. Bene ha fatto la giunta, che ringrazio, a modificare la propria delibera originale, riconoscendo, ripeto, un sacrosanto diritto in termini di offerta formativa non solo per Fano, ma per tutto il suo entroterra. Un diritto per il quale mi son battuto da subito, ritenendo che la vocazione agraria della Città della Fortuna dovesse avere una risposta chiara ed efficace, anche per stoppare l’esodo degli studenti della vallata del Cesano verso Senigallia. Adesso altre battaglie ci attendono, per assicurare a Fano e a tutti i centri del suo entroterra il rispetto e le garanzie che spettano loro”.

Véronique Angeletti@civetta.tv

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