Rafforzare in Umbria il ruolo delle Multinazionali a controllo estero

Comitato Multinazionali UmbriaUmbria – Mentre Whirpool, nelle Marche, il giorno di San Valentino, inaugura la fabbrica del futuro a Melano di Fabriano che collima proprio con lo spirito Industry 4.0 del Governo, l’Umbria allarga le braccia alle multinazionali. La Presidente della regione, Catiuscia Marini, il 7 febbraio, nella sede della Nestlè di San Sisto a Perugia ha di fatto personalmente  incontrato il Comitato per le Multinazionali creato di recente in Confindustria Umbria.

“Le  multinazionali – ha dichiarato – sono un fattore  imprescindibile nell’attivazione di processi di sviluppo e la Regione conferma la propria disponibilità ad una interlocuzione costante per definire ed individuare azioni e misure che possano consolidare ed accrescere la vostra presenza sul territorio regionale“.

Istituito a ottobre del 2016, il comitato è presieduto dall’amministratore delegato di Ast, Massimiliano Burelli che, nel voler rafforzare in Umbria il ruolo delle Multinazionali a controllo estero, cerca di attrarre nuovi player internazionali. I suoi soci sono le 34 multinazionali presenti nella regione e provenienti da 14 Paesi e rappresenta un luogo di confronto che ha per obiettivo di rafforzarne il radicamento e di creare le condizioni di contesto più utili al loro sviluppo. Un’idea sviluppata anche da Confindustria Toscana che ha fondato il “Gruppo Multinazionali” proprio con lo scopo di far nascere una “Silicon valley” del “lusso” e del “medium tech“.

Un incontro per fare il punto con la Presidente Marini sulla politica regionale di loro interesse e per avviare 4 communities di esperti in logistica; lean production; Health, safety and environment; internal control system e dove si è discusso dei risultati di un questionario centrato sulle criticità ed i punti di forza delle multinazionali in Umbria.

Indagine dalla quale la regione emerge abbastanza competitiva rispetto al resto del mondo ma che deve ancora lavorare su infrastrutture, agevolazioni pubbliche, formazione e energia e rendere più appetibili i bandi legati alle politiche industriali e alle opportunità offerte dall’industria 4.0, verso la quale le multinazionali dimostrano particolare interesse.

Comitato Multinazionali UmbriaPer la Presidente Marini “è importante una interlocuzione strutturata tra multinazionali ed istituzioni per mettere a sistema gli strumenti a disposizione della programmazione regionale, dai fondi comunitari Fesr e Fse e dal Governo. In questo quadro l’interlocuzione con le imprese multinazionali può essere motore fondamentale anche per le medie imprese umbre e per aiutarci a creare un ambiente favorevole per la crescita complessiva della regione”.

Nel corso della riunione la presidente si è poi soffermata sull’importanza che avrà per l’intero sistema economico umbro il completamento delle infrastrutture viarie trasversali,  interamente finanziate, progettate e cantierate, dalla Quadrilatero, verso i porti di Civitavecchia e Ancona, alla Orte-Mestre, e l’aggancio all’Alta velocità.

Relativamente alla questione legata alla programmazione e agli strumenti regionali, Marini ha evidenziato i limiti intrinseci dei fondi strutturali rispetto alla grande impresa.

Con la nuova programmazione comunitaria – ha aggiunto – si aprono nuove opportunità, soprattutto nell’ambito dell’innovazione e della ricerca, sui progetti complessi e nel rafforzamento delle competenze professionali, anche attraverso le misure finalizzate alla industria 4.0, di cui insieme a Confindustria Umbria ci faremo promotori di un hub digitale, soprattutto per i giovani che entrano in azienda. Bisogna inoltre impegnarsi per un migliore utilizzo delle misure dirette messe a disposizione dalla Commissione europea, come ad esempio quelle previste da Horizon 2020. In merito all’area di crisi complessa – ha annunciato Marini – stiamo lavorando per la messa a punto di strumenti dedicati sia alle piccole e medie imprese che alla grande impresa. In questo ambito l’area di crisi complessa Terni Narni, ma anche l’area del cratere terremoto, saranno eleggibili alle risorse della legge 181/89. L’intero programma  è stato immaginato per attrarre investimenti sul territorio, selezionando le iniziative in corso e stimolandone di nuove per andare entro marzo alla stipula dell’Accordo di programma”.

Comitato Multinazionali UmbriaLe 34 multinazionali a controllo estero in Umbria occupano oltre 7mila addetti e sviluppano un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro. I loro progetti di sviluppo prevedono nel prossimo triennio investimenti per oltre 200 milioni di euro, di cui 100 in tecnologia e i rimanenti in nuovi prodotti. 

L’incontro si è concluso con una lezione di cioccolato.

Véronique Angeletti@civetta.tv

Fonte: Agenzia Umbria Notizie e Confindustria Umbria

 

 

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