Un tuffo nel passato al Parco Archeologico Regionale della citta’ romana di Suasa

Suasa. L'anfiteatro

Suasa. L’anfiteatro

Castelleone di Suasa – Vivere epoche remote è uno dei sogni di molte persone, le quali suppliscono alla mancata invenzione della “macchina del tempo”, con film, studio e fantasia. Ci sono luoghi che però conservano quasi intatte le bellezze passate e in cui l’antico splendore è ancora visibile. Dunque, a Pasquetta, cosa c’è di meglio da fare di un tuffo nel passato?
Nel Parco Archeologico di Suasa, situato nel comune di Castelleone di Suasa (AN), nel cuore delle colline marchigiane, una città di epoca imperiale prende vita allo sguardo attento del visitatore, il quale letteralmente “mette piede” e attraversa edifici pubblici e privati caratteristici di un centro urbano romano. L’immedesimazione nell’epoca è aiutata dalla natura circostante che isola il sito dal rumore e dalla vista dei luoghi contemporanei.
Il viaggio comincia attraversando l’antico Foro, risalente al I secolo d.C., cuore economico e politico della città.  Gli esigui resti, permettono di cogliere lo sviluppo della pianta, con le stanze delle botteghe artigiane e di vendita che circondano una grande piazza con portici.Suasa. Mosaico
Usciti dal Foro si ammira la strada basolata, decumano della città di Suasa, conservata nei suoi dettagli: i marciapiedi laterali, l’incrocio e i solchi lasciati dai carri sul lastricato. Su di essa si affaccia la fastosa Domus dei Coiedii, casa patrizia di età imperiale di circa 3000 m2, che ci accoglie con i suoi mosaici, gioielli di alto artigianato. Grazie al loro stato di conservazione e al fascino dei soggetti rappresentati sono una delle maggiori attrattive del Parco. I vani interni sono ben delineati dai resti delle murature, permettendoci di capirne la disposizione. In queste stanze sembra proprio di vedere i membri della famiglia intenti nelle occupazioni quotidiane: il capofamiglia in procinto di concludere affari nel tablinum; una serva che orna con fiori l’ atrio tetrastilo; la matrona in uno dei cubicula intenta a vestirsi; i giovani a rilassarsi nelle terme private; altri a banchettare nel triclinum assaporando i frutti e gli ortaggi colti nel hortus- peristilio.
Suasa. La stradaAccanto alla grande Domus dei Coiedii, si può visitare, piccola e riservata, una casa del periodo Repubblicano, riconducibile alla metà del II secolo a.C., una vera rarità.
Concludiamo con il suggestivo anfiteatro, uno dei più grandi delle Marche, risalente al I secolo d.C. Entriamo da uno degli otto archi che lo circondano e scendiamo nell’arena. Le gradinate si susseguono verso l’alto e ci circondano in un abbraccio che fu fatale per molti dei gladiatori che qui hanno combattuto. La specificità dell’edificio è confermata dagli eventi culturali che ancora oggi vi vengono organizzati, ultimo in ordine di tempo, una cena romana in abiti dell’epoca.
Non resta che partire alla ricerca di un tempo perduto, ma mai dimenticato.

Aperture
Parco Archeologico Regionale della Città Romana di Suasa e il Museo Civico Archeologico della Città Romana di Suasa, dal 1 Aprile al 30 giugno, il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle ore 15,30 alle 17,30.
Museo Civico Archeologico del Territorio di Suasa, di San Lorenzo in Campo (PU), sabato, domenica e festivi dalle ore 15,30 alle 19,30 a partire dal 14 aprile.
Area Archeologica di Santa Maria in Portuno in Corinaldo il 15/16/17 aprile dalle ore 15,30 alle ore 19,30.
Le visite e le attività didattiche per gruppi superiori a 10 persone sono possibili tutti i giorni su prenotazione con comunicazione al Consorzio Città Romana di Suasa (Tel. 071 966524 – Fax 071 966010 o e-mail: info@consorziosuasa.com).
I siti sono gestiti dal Consorzio Città Romana di Suasa con la direzione scientifica della Soprintendenza e dell’Università di Bologna.

Consuelo Luzietti

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