Un’altra volta arriva quel bollettino che sembra una tassa ma non lo è !

20170610_095720Sembra l’ennesima tassa ma in realtà è un contributo volontario. Comunque non è facile capirlo. Anche perché appare proprio nel periodo di versamento del diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio.

Intanto Civetta.tv rende pubblico il bollettino consegnato alla nostra associazione. Si presenta con la dicitura che, in primo piano, a lettere cubitali, sembra provenire dalla Camera di Commercio. Anche se il bollettino per il pagamento non comporta nessun riferimento.

Poi ci sono frasi che richiamano l’obbligo di pagare quanto richiesto in quanto imprese iscritte alla Camera di Commercio. Perentoria l’espressione, qui evidenziata in arancione “importo dovuto” e anche il riquadro con “il versamento è da effettuarsi entro il”, nel nostro caso, il 16 giugno.

Infine, il fatto stesso che sia stata inserita con precisione una delle attività della nostra associazione che abbiamo sottolineato in verde.

E a dare quel senso di ineluttabilità del pagamento la dicitura “Protocollo”, che abbiamo cerchiato, così come pesano le parole “Registro,  Segreteria Nazionale, Ufficio Divisione del Protocollo”.

Soltanto nel paragrafo evidenziato con le frecce si intuisce che è un’iniziativa privata. Ma è costruito affinché da subito confermi il senso di obbligatorietà del pagamento poi negato dal verbo:

Tutte le imprese assoggettate all’iscrizione nel registro presso la  CCIAA, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura possono effettuare il versamento annuale…”..

registrodelle impreseOcchio dunque: chi paga lo fa deliberatamente per essere inserito in un registro che non è quello della camera di commercio ossia www.registroimprese.it registro pubblico istituito presso ciascuna Camera di Commercio. È l’anagrafe delle imprese: vi si trovano infatti i dati (costituzione, modifica, cessazione) di tutte le imprese con qualsiasi forma giuridica e settore di attività economica, con sede o unità locali sul territorio nazionale, nonché gli altri soggetti previsti dalla legge. Registro che fornisce quindi un quadro completo della situazione giuridica di ciascuna impresa ed è un archivio fondamentale per l’elaborazione di indicatori di sviluppo economico ed imprenditoriale in ogni area di appartenenza. L’Ufficio del Registro Imprese, che ha competenza provinciale è gestito secondo tecniche informatiche; la sua tenuta è affidata alla locale Camera di Commercio, sotto la vigilanza di un Giudice, delegato dal Presidente del Tribunale del capoluogo di Provincia; è retto da un Conservatore nominato dalla giunta nella persona del Segretario Generale ovvero di un dirigente della Camera di Commercio che assicura la corretta tenuta del Registro Imprese in osservanza delle disposizioni in materia e delle decisioni del Giudice del Registro.

Mentre il sito del bollettino – www.registrotelematicoimprese.it – è gestito dal Centro Servizi Telematici V.S. srls, società privata che non è e non fa parte della Pubblica Amministrazione. Certo nel sito si legge la missione della società ma guarda caso è nascosta sotto una coprente immagine che è “in work” e i prezzi degli abbonamenti non ci sono.

registrotelemeticoimprese.it

Intanto ecco la dicitura sotto l’omino al lavoro: “Centro Servizi Telematici V.S. è dare la possibilità alle imprese iscritte presso la C.C.I.A.A., Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, di essere presenti sul sito web: “www.registrotelematicoimprese.it”, accedendo al sito è possibile effettuare la ricerca delle imprese di un determinato settore merceologico o di una specifica area geografica dando la possibilità di avere a disposizione un’importante vetrina commerciale dove pubblicizzare la propria produzione in modo da prezzigarantire alla parte contraente visibilità e la possibilità di dialogare con il mondo del commercio online.”

I versamenti di denaro richiesti non sono obbligatori, bensì legati all’adesione di una proposta commerciale, finalizzata all’inclusione del nominativo dell’impresa in siti internet o cataloghi.

Ricordiamo che il diritto annuale, tributo che le imprese iscritte al Registro delle Imprese pagano annualmente, può essere pagato telematicamente tramite la nuova piattaforma online PagoPA oppure versato tramite il modello per il pagamento delle imposte sui redditi F24 e non tramite bonifico bancario o bollettino postale. Il termine per questo pagamento coincide con quello per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha considerato queste iniziative come PUBBLICITÀ INGANNEVOLE in quanto chi le organizza non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio e svolge attività di pubblicazione e vendita di riviste e fogli informativi per fini di lucro.
Sito AGCM Tutela del Consumatorehttp://www.agcm.it/consumatore.html

Véronique Angeletti@civetta.tv

bollettino falso

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