Patrimonio Unesco, le opere di difese veneziane e dieci antiche faggete circa 2127 ettari

patrimonio umanità unesco faggete 2Le Faggete vetuste e le Mura veneziane entrano a far parte dei beni protetti dall’Unesco. In tutto sono 53 i siti nel nostro Paese, che si trova così in testa alla classifica mondiale del Patrimonio dell’Umanità.
Quelle riconosciute sono un insieme di dieci antiche faggete italiane per una superficie complessiva di 2127 ettari nel contesto del sito ambientale transazionale delle Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa.
Inoltre sono riconosciute le “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII secolo: Stato di Terra – Stato di mare occidentale“, è un sito seriale transnazionale presentato nel 2016 dall’Italia insieme con Croazia e Montenegro all’Unesco.
L’altro sito raccoglie un insieme dei più rappresentativi sistemi difensivi alla moderna realizzati dalla Repubblica di Venezia, progettati dopo la scoperta della polvere da sparo e dislocati lungo lo Stato di Terra e lo Stato di Mare. Per decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale, entrano a far parte del sito Unesco le opere di difesa presenti a Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda per l’Italia, Zara e Sebenico per la Croazia, Cattaro per il Montenegro.
difese di veneto patrimonio umanità unescoQuesto importante risultato – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – conferma il forte e pluriennale impegno dell’Italia nell’attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale Unesco. Un’opera preziosa che consente al nostro Paese di mantenere il primato del numero di siti iscritti alla Lista e di esercitare un notevole ruolo nella diplomazia culturale nel contesto internazionale”.
Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, sostiene che si tratta di “un risultato storico straordinario”: “Sono felicissima, il riconoscimento di Palmanova a patrimonio dell’umanità è un risultato storico
straordinario che riempie di orgoglio il Friuli Venezia Giulia e l’Italia intera”.
“È un risultato tanto più eccezionale – spiega Serracchiani – in quanto frutto di una candidatura transnazionale che unisce l’Italia alla Croazia e al Montenegro, facendo del Friuli Venezia Giulia l’anello di congiunzione di un itinerario tra terra e mare che assegna all’Adriatico un valore unificatore”.
la redazione di civetta.tv
Fonti: regioni. it
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