La siccità nelle Marche ed in Umbria

spreco acquaL’assessore regionale dell’Umbria all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, chiarisce i dubbi sulla possibilità che la Regione richieda al ministero delle Politiche agricole lo stato di calamità naturale, assieme ad altre regioni: “Stiamo raccogliendo le segnalazioni degli agricoltori per quantificare i danni riportati a causa della siccita’ e nei prossimi giorni decideremo il da farsi. Se dovesse piovere le cose potrebbero migliorare, ma la richiesta si basa sui danni tuttora registrati e non sugli eventi atmosferici”. Il livello del Lago Trasimeno è sceso e viene costantemente monitorato. “Secondo la relazione prodotta una decina di giorni fa dal Servizio idrico e rischio idraulico della direzione Governo territorio e paesaggio – spiega Cecchini – è di circa 50 cm sotto il livello dello zero idrometrico. Ancora sotto controllo, se si considera che negli anni peggiori (2003, 2008 e 2013) era sotto dai 150 ai 185 cm.”
 La Regione Marche è pronta a dichiarare lo stato di calamita’ per l’agricoltura a causa della siccita’. E’ in corso la ricognizione della situazione attraverso i dati degli Ato e del Servizio Agricoltura che dovranno corredare il provvedimento. Dal punto di vista dei fabbisogni per gli usi idropotabili invece, fino ad oggi, l’unica emergenza è stata segnalata per alcune zone della provincia di Pesaro-Urbino, risolta con l’aumento della portata del pozzo di emergenza del Burano (Cagli): da 200 a 300 litri al secondo. E’quanto si legge in una nota. “Al momento non sono stati riscontrati particolari problemi per l’approvvigionamento di acqua nelle case – spiega l’assessore alla Protezione Angelo, Civile Sciapichetti-. Diverso è, invece, il discorso per quanto riguarda il settore agricolo. La situazione è sotto il costante monitoraggio della Protezione Civile e del servizio Agricoltura e, se i dati raccolti confermeranno l’emergenza, l’esecutivo si riunirà appositamente per dichiarare lo stato di calamità”.
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