Solo e sempre Strade: la riflessione degli ambientalisti marchigiani
|Sui 6,9 miliardi di euro in arrivo nelle Marche per infrastrutture protestano l’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste Marchigiane di Forum Paesaggio Marche, Italia Nostra Marche, Legambiente Marche, Pro Natura Marche, Terra Mater, WWF Marche . Per gli ambientalisti, “l’ineffabile vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini (quello che se non era per Del Rio continuava a sostenere ancora oggi la realizzazione dell’impossibile uscita ad Ovest ldal porto di Ancona) ha comunicato recentemente che per le Marche vi è, fino al 2024, un investimento di 6,9 miliardi di euro per infrastrutture.
La nostra gioia, poiché pensavamo a fondi per ricostruire le Marche terremotate, ha avuto vita breve avendo l’ineffabile precisato che i soldi sono per le “connessioni interne”, cioè strade quali ad esempio il completamento della Quadrilatero, la Pedemontana Fabriano Muccia, la Fano Grosseto.
E’ possibile che questo esponente del Governo ogni volta che viene a portare quattrini per le infrastrutture (sempre che poi ciò avvenga) li destini sempre alle strade e mai alle ferrovie?
I soldi per le strade serviranno per favorire il trasporto privato su gomma contro il trasporto su ferro, aumentando così l’impatto ambientale, la cementificazione del territorio, l’inquinamento dell’aria e dei suoli, la mala salute dei cittadini.
La ferrovia Ancona Roma avanza a sei chilometri di raddoppio ogni due-tre anni, la Fabriano Macerata Civitanova d’estate sospende le corse, la Fano Urbino la cui riapertura è stata votata dal parlamento trova sempre ostacoli in alcuni “illuminati” (si fa per dire) amministratori locali, l’ipotesi di metropolitana di superficie per l’hinterland di Ancona viene abbandonata dal sindaco di Ancona e dalla regione Marche, il sogno di nuove ferrovie tipo la P. San Giorgio Fermo Amandola e la Ascoli- Roma rimangono sogni.
Ma il Governo per bocca del Ministro Del Rio non aveva promesso “la cura del ferro” ? Qualcuno avverta il vice Nencini per cortesia….
Ancona, 09.08.2017
In alcune regioni italiane, il sistema di trasporto pubblico locale è integrato, cioè orari di treni e bus sono organizzati in modo che una persona non debba avere lunghe attese tra un mezzo e l’altro e., soprattutto, il servizio èmodellato sulle autentiche necesità dei cittadini e non sulle convenienze delle diverse aziende di trasporto, pubbliche o private che siano. Nelle Marche questo non esiste e si continua nella guerra di basso livello tra ferrovia (ormai ridotta a pochissimo) e strade. Il risultato vero è che tutto è… immobile.