Il sogno di suonare nella band più grande del mondo

WhatsApp Image 2017-08-03 at 12.40.27Pergola – Michelangelo Pagnetti ha 12 anni, frequenta la scuola media della città dei bronzi dorati. Come tutti i ragazzi adora la musica e suona il basso. Anzi per dirla tutta è proprio appassionato di musica e al basso, in tanti, dicono che se la cava anche piuttosto bene. I suoi insegnanti sono i maestri Thomas Reggiani del gruppo “Il diavolo e l’acqua santa” ed Andrea Marinelli. Tra i suoi tanti sogni, Michelangelo ha quello di suonare in una band. Ma non in una qualsiasi ma nella band più grande del mondo che ogni anno si raduna in una location diversa per suonare insieme un mega concerto. Michelangelo vuole essere uno dei mille di Rockin’ 1000.
Il primo passo, lo ha fatto il suo papà, Simone, quando gli ha detto quest’anno l’evento si realizzava in Italia e che sarebbe stato disposto ad accompagnarlo nel caso fossi preso. Il secondo lo ha fatto Michelangelo stesso quando ha realizzato, dopo ore di lavoro, un provino con la complicità di Stefano Cuccaroni del gruppo Shampoo e ha inviato la sua candidatura. Quello che gli ha fatto conquistare la tanto agognata selezione. Ma è il terzo passo, quello prima del concerto, che dimostra la serietà di questo dodicenne pergolese che, per ore e ore, dopo la scuola, si è preparato per suonare le 17 canzoni dei tre medley previsti nel cartellone del megashow.
Un show che si è svolto il 28 e il 29 luglio scorso ai piedi del Monte Bianco, in Val Veny, a Courmayeur che per  due giorni si è trasformato in un immenso villaggio rock. Michelangelo con a fianco babbo Simone, mamma Liana e il fratellino Edoardo, ne faceva parte.  <<Dei bambini, non eravamo in tanti ma non ci ho fatto caso >> confessa.
Nella sua voce, si sente l’emozione dell’esperienza e la foto che lo ritrae affianco a Fabio Zaffagnini, l’organizzatore di mille di Rockin’ 1000 ne è testimone. E’ orgoglioso. Non è da tutti aver fatto parte di una band che tra musicisti e cantanti erano oltre 1200. Come non è da tutti, a dodici anni, poter raccontare che mentre lui, con il suo basso, veniva da Pergola, a fianco a lui c’erano musicisti venuti da tutt’ Europa, dagli States, dalla Russia, dal Canada, dal Messico, dal Bangladesh pur di realizzare lo stesso identico sogno.
Véronique Angeletti@civetta.tv
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