Il conto sulla Bcc di Pergola per chi vuole aiutare alla ricostruzione del Rifugio Corsini

rifugio corsini incendioPiobbico – Poteva essere l’anno perfetto. Capita di rado che ad un ottima stagione invernale succede un estate torrida. Di quelle bollenti che chiamano in cima schiere di camminatori. Purtroppo per il “Corsini” quest’anno non sarà l’anno perfetto. Colpa di quel maledetto incendio, che, all’imbrunire, mercoledì 19 luglio, lo ha distrutto. In mezz’ora ha incenerito una baita su cui, per cinquanta anni, in tanti avevano investito idee e speranze per fare del Nerone quel polo attrezzato meta ambita degli sportivi tutto l’anno.
A distanza di un mese è un bel mucchio di ceneri. Però lì dove i curiosi vedono una baita incendiata, per gli amanti della montagna, rimane un luogo speciale che vigila sul panorama e dove ci s’inebria di spazio.
Incendio rifugio Corsini Monte NeroneTuttora i periti indagano. Dalle loro valutazioni dipende la conta dei danni. Ma già s’intuisce che ci vorranno almeno 300mila euro e che i tempi saranno condizionati dalla burocrazia. Far rinascere dalle sue cenere il Rifugio è un obiettivo comune. Anche perché la politica del turismo ha bisogno di servizi e non di cartoline e senza il suo rifugio, il resort sciistico ed il polo estivo sul Monte Nerone sono poco appetibili.
Venti giorni fa, ad un summit al comune di Piobbico, gli enti del territorio si sono concertati. Dall’U.M. del Catria Nerone e dall’area interna Appennino Basso Pesarese – Anconetano che unisce i nove comuni da Apecchio ad Arcevia, da Piobbico a Sassoferrato, da Acqualagna a SSAbbondio passando per Cagli, Frontone e Cantiano arriva un segnale forte. Il Presidente Francesco Passetti annuncia che gestori e società non saranno lasciati soli. “L’unione montana  – dichiara –  valuterà all’interno della strategia tutte le possibilità per favorire la sua rinascita sia sul piano degli interventi strutturali sia sul piano promozionale. Inoltre, in qualità di socio del Gal Montefeltro, l’unione intercederà affinché parte dei finanziamenti della nuova programmazione siano destinati alla ricostruzione.”
Anche per il consigliere regionale Gino Traversini, presente all’incontro, è fondamentale muoversi per indagare sulle disponibilità dei fondi europei in particolare quelli destinati per i resort sciistici. Ricerca che s’impegna di fare anche Renato Claudio Minardi. “ Il polo del Nerone è un polo a servizio di un comprensorio che necessita una rete di servizi dove il Corsini è fondamentale. “
Incendio rifugio Corsini Monte NeroneIntanto Piero Eugenio Burani,  il presidente della società Sciovia Monte Nerone – una sessantina di soci che da generazioni si trasmettono il titolo di proprietà – e i gestori della sciovia hanno già rimboccato le maniche. Appartiene alla logica operativa di quel lembo di terra che ha giocato d’anticipo puntando al  binomio Appennino–Sci e tra i primi ad organizzarsi per giocare la carta del turismo “esperienziale”. I trekking sartoriali, le offerte di passeggiate personalizzate, le sinergie tra escursioni  a tema e degustazioni sono realtà e da tempo.
Il conto corrente solidale per recepire le spontanee donazioni è appoggiato alla filiale di Apecchio della BCC di Pergola.
Iban : IT82 K087 3168 2000 0008 0100 910
Véronique Angeletti @civetta.tv

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