ATC: Italcaccia Fabriano contesta la strategia del ripopolamento e le zone di rispetto

cacciatori-956x638Fabriano –  Troppi ettari vincolati, troppe tabelle di divieti ed una gestione incoerente e non condivisa delle riserve o zone di ripopolamento. L’ATC, l’ambito territoriale di caccia AN2. sotto il mirino dei cacciatori fabrianesi. Alla vigilia dell’apertura generale della caccia, prevista per oggi, domenica 17 settembre, gli associati della sezione locale dell’Italcaccia bussano alla porta dell’assessore regionale Moreno Pieroni. Sotto accusa  l’eccessivo superficie di terreni  riservati alla riproduzione di fauna selvatica.
Altri 4500 ettari che vanno a sommarsi agli ettari sotto il vincolo del Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. “Inoltre – fa notare Rino Ricci, il presidente della sezione – impossibile capire la logica della segnaletica di queste zone. Le norme prevedono che si tabella seguendo confini precisi come le strade, i corsi d’acqua, i fiumi mentre le tabelle di divieto sono nel mezzo di boschi, nei campi aperti e fanno che, in alcune aree, il cacciatore non ​è mai sicuro ​di essere o non essere nel giusto.”
Insomma per i fabrianesi dell’Italcaccia, l’Ambito Territoriale di Caccia – o chi per loro ha messo in posto la segnaletica-  ha, con questa logica, addirittura recintato  delle nuove zone di rispetto e tolto all’area venatoria una superficie stimata intorno ai 1500 ettari.
 
 italcaccia-logoAnche la gestione delle zone di ripopolamento non ci soddisfa – aggiunge Ricci-. Dopo anni, vediamo che mentre in altri ambiti, il ripopolamento ha consentito ai cacciatori di catturare centinaia di prede, nel nostro Ambito Territoriale di Caccia An2, i risultati sono sempre più deludenti.”
Pertanto i cacciatori fabrianesi questa volta ​andranno  direttamente in Regione dall’assessorato alla caccia e con precise richieste. Innanzitutto che sia rispettata la normative sulla segnaletica dei confini; poi vogliono che ​s​i discuta di un nuovo e dettagliato piano di gestione delle zone di ripopolamento e di cattura; ​infine che ​sia inserita la partecipazione delle associazioni di cacciatori ​e ci sia una rettifica dei confini delle riserve.
Véronique Angeletti@civetta.tv