Cagli – Scatta un nuovo piano sicurezza contro la microcriminalità nei sei comuni dell’unione montana Catria Nerone. A tutela del patrimonio pubblico ma soprattutto del patrimonio dei privati, i comuni di Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio hanno delegato all’Unione Montana il compito di organizzare un sistema evoluto di videosorveglianza pubblica. Un progetto capillare, unitario ed integrato <<che risponde ai bisogni di una maggiore sicurezza, vivibilità e convivenza sociale sull’intero territorio – spiegano i sindaci Andrea Pierotti, Vittorio Nicolucci, Alberto Alessandri, Alessandro Piccini, Francesco Passetti e Ludovico Caverni – studiato sul campo con le forze dell’ordine e che abbiamo costruito al fine di essere adattato alle future richieste di sicurezza.>>

Un impianto che coglie l’efficacia e l’efficienza delle ultime tecnologie, non essendo acquistato ma noleggiato – con possibilità di riscatto fra 4 anni, nel 2021 -, consente di modulare l’impianto all’evoluzione delle richieste del comprensorio e dei singoli comuni e che interessando un area a frontiere con le province di Perugia e di Ancona tiene sotto controllo le bande di malviventi che fanno la spola tra province e regioni.

<<Abbiamo ad Acqualagna già una rete civica di 10 telecamere – spiega il sindaco Andrea Pierotti – un sistema che tiene sotto controllo gli edifici pubblici considerati sensibili come le scuole, i musei ed il palazzo comunale. Ma con questo sistema teniamo sotto controllo le macchine che entrano ed escono dal paese con lettura immediata delle targhe ed è una risposta concreta a quella grande esigenza di sicurezza della cittadinanza. >> Dal punto di vista operativo le telecamere sono tutte dotate di un software specifico per leggere le targhe auto e collegate ad un “cloud” centrale che gestisce i dati. Le telecamere saranno installate in punti detti “varchi” individuati in collaborazione con la Prefettura, i Carabinieri, la Polizia Municipale e la Guardia di Finanza. In tutto saranno 19 : 4 installati ad Acqualagna, 2 ad Apecchio, 5 a Cagli, 3 a Cantiano, 2 a Frontone, 3 a Serra Sant’Abbondio. Previsto un investimento complessivo di 45,6 mila euro ossia 2,4 mila a varco. Un comprensorio grande 532 chilometri quadrati.

Ed è proprio per cogliere ogni innovazione in materia di sicurezza ed essere sicuri di installare un sistema pronto a recepire ogni nuova richiesta, che i sei sindaci hanno scelto di noleggiare un sistema che si aggancia ad una rete di trasmissione dati praticamente “chiavi in mano”. Ossia per i primi quattro anni delegheranno ad una società specializzata la gestione delle telecamere, la loro connettività, la manutenzione dell’hardware e soprattutto quella evolutiva e correttiva del software con possibilità di riscatto se sono soddisfatti

Il sistema sarà in loco in ogni comune entro il primo trimestre 2018 ed essendo previsto all’intero dei servizi in convenzione nel progetto Appennino basso pesarese anconetano delle aree interne è possibile che lo stesso sistema sia esteso ai comuni di Piobbico, Sassoferrato ed Arcevia consentendo di controllare nell’entroterra i flussi tra nove comuni, un comprensorio abitato da oltre 40mila abitanti cerniera tra le province di Perugia, di Ancona e di Pesaro. <<Non si tratta di immagini – precisa il sindaco di Frontone, Francesco Passetti. Ma della lettura di targhe che diventano dati che verificati in tempo reale con le liste delle forze dell’ordine consente di verificare subito se la targa risulta di una macchina rubata, non assicurata o che non ha superato la revisione. Uno strumento efficace che in automatico allarma le forze dell’ordine in loco che una macchina sospetta sta entrando nel territorio comunale. Il sistema inoltre è un forte deterrente per le bande di ladre che ad onda prendono di mira i nostri piccoli borghi. Come l’anno scorso dove in un mese abbiamo avuto oltre 20 furti denunciati. >>

Véronique Angeletti@civetta.tv