Il più bel presepe vivente d’Europa non si farà

1-79-1449690720_frassi-(genga)-presepe-viventeGenga – Per il secondo anno consecutivo, niente presepe vivente a Frasassi. L’ok dato ieri dalla commissione comunale gengarina sulla sicurezza non basta: il piano imposto dalle nuove norme nazionali chiede investimenti, quantificabili in oltre 50mila euro, che gli “Amici del Presepe Vivente di Genga”, l’associazione che organizza il presepe dal 1981 non ha in cassa.
Tutto colpa dei luoghi stessi che ospitano il meraviglioso teatro a tappe animato da 300 figuranti e fa di questa rappresentazione dal vivo, una delle più belle e più imponente Natività d’Europa. Il percorso parte dalla gola, si snoda sulle falde del monte Frasassi ed insegue il sentiero che porta fino al Santuario a 660 metri slm. Un viaggio scavato nella roccia che inizia con scenografie che rievocano tutte le attività a contatto con la natura e gli animali, dall’agricoltore all’allevatore, dal cacciatore al pescatore fino a portare il visitatore, in cima, nella grande grotta, scrigno naturale che ospita il tempio del Valadier e la Madonna di Frasassi dove centinaia di persone rievocano ognuno un lavoro con antichi strumenti.  Un presepe spettacolare reso ancora più stupendo dalla presenza dei Re Magi vestiti d’oro, fedelissima riproduzione del dipinto dell’Adorazione dei Re Magi realizzato nel 1420 dal Gentile di Fabriano.
presepe di genga<<Il progetto per la sicurezza e l’emergenza – spiega l’architetto Igino Micheletti incaricato dall’associazione di redigere il piano – mira ad adeguare l’impianto elettrico e luminoso ma anche di mettere in sicurezza la folla sul sentiero stesso che s’inerpica per 750 metri. In questo caso abbiamo dovuto prevedere sistemi di protezione e dunque numerosi parapetti amovibili. Inoltre abbiamo incluso un corso di formazione con tanto di esame e di attestato rilasciato dai vigili del Fuoco di Ancona per 8 addetti preparati specificamente per la manifestazione e la gestione di casi d’emergenza.>>
Un piano che ha un costo stimato almeno di 50mila euro. Una beffa considerando che in questi ultimi 37 anni, gli utili, oltre 120mila euro sono stati tutti devoluti in beneficenza per l’acquisto di apparecchiature per gli ospedali o come l’anno scorso per l’acquisto di hardware per le scuole terremotate.
<<Purtroppo dobbiamo annullare la rappresentazione – commenta Mario Vescovi, l’ideatore, unitamente al compianto don Giuseppe Fedeli, del Presepio Vivente di Frasassi e vice presidente dell’associazione -. Ma a breve convocheremo il Consorzio Frasassi, il Parco, la Regione ed il Comune. Il Presepe Vivente è un evento che attira ogni anno migliaia di persone ed è un motore di flussi turistici per il comprensorio montano.>> .
Véronique Angeletti@civetti.tv
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