Servono altri studi? No, servono azioni!!

italianostraI rapporti più recenti delle Autorità internazionali che si interessano di salute mettono in evidenza, senza alcun dubbio, la gravità dell’inquinamento atmosferico come causa di morte e malattia:

OMS 2017: Nel 2012 circa 7 milioni di persone sono morte a causa dell’inquinamento atmosferico. I dati rivelano uno stretto collegamento tra inquinamento in aree confinate e inquinamento esterno, con una diffusa incidenza su malattie cardiocircolatorie, infarti, ischemie, tumori. Tra le vittime più colpite dall’inquinamento atmosferico ci sono i bambini.

AGENZIA EUROPEA PER L’AMBIENTE 2016: È allarme inquinamento nel rapporto 2016 diffuso dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea).
«467mila morti premature» all’anno causate in Europa dallo smog. Risulta che nel 2014 circa l’85% della popolazione urbana nell’Ue è stato esposto alle cosiddette «polveri sottili» (il particolato PM2.5) a livelli ritenuti dannosi per la salute. E proprio il particolato, spiega il rapporto, ha causato in Europa almeno 467mila morti premature. Nel nostro Paese sono 66.630 le vittime stimate del particolato fine (PM 2.5), 21.040 del biossido di azoto (NO2) e 3.380 per l’ozono (O3) (non sommabili tra di loro).

ISTITUTO NAZIONALE TUMORI 2016: nel dicembre scorso è stato pubblicato il primo studio di coorte in Europa, svolto dall’Istituto Nazionale dei Tumori che ha riguardato oltre duemila donne con il supporto di strumentazioni satellitari, che mette in relazione la mortalità per il tumore femminile con le concentrazioni di PM 2.5.

SERVONO ALTRI STUDI? No, servono le centraline di rilevazione che ci devono mettere in condizioni di conoscere il nostro quotidiano inquinamento per assumere tutte le iniziative a difesa della salute, un dovere per i nostri amministratori ed una grave responsabilità morale nei confronti dei cittadini.

Comunicato Stampa “Italia Nostra Onlus Ancona”

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