Festa della montagna e non solo

PavantiPdietroDurante il pomeriggio della giornata di festa si terrà un evento interculturale comprendente una tavola rotonda nella quale si parlerà di: Agricoltura in Montagna: semplice nostalgia o un’opportunità per il futuro? Durante la quale, la Scuola ambulante di agricoltura sostenibile darà il suo contributo alla discussione insieme ad amministratori e piccoli e grandi imprenditori del settore.
Abbiamo fatto fare una riflessione sul tema a Gianmario Follini, coordinatore dell’associazione coinvolta.
Sono tempi di grandi cambiamenti anche nelle aree appenniniche. Questa osservazione vale sia:

  • per quelle zone del fondovalle che sono state attraversate dai processi impetuosi di modernizzazione rappresentati dalla risalita a salmone dell’industria e delle piccole e micro imprese, da collegamenti stradali veloci con i centri urbani e metropolitani, dall’espansione edilizia, dallo sviluppo di nuove professioni e dalla diffusione di modelli di vita e di consumo tipicamente urbani;
  • ma vale anche per tutti quei territori che sono rimasti ai margini dei processi di sviluppo e che hanno subito più che governato questi cambiamenti.

ProgrammaA cambiare insieme al territorio, al paesaggio, alle funzioni sono le comunità e le loro economie.
Ed allora interrogarsi su quali possano essere le nuove strade non solo per la sopravvivenza delle aree interne, ma per un loro rilancio dentro i processi di quella che definiamo “nuova economia” – l’economia green, l’economia della sostenibilità, l’economia immateriale, l’economia circolare, l’economia della condivisione – significa domandarsi quali siano le forme economiche ed imprenditoriali più adatte a valorizzare le risorse locali.

Che cosa vuol dire fare impresa in montagna nel tempo della green economy, e della società circolare?
Certamente vi è il tempo delle tecnicalità, del saper fare, e del saper essere. Bisogna però anche interrogarsi sui mutamenti strutturali, antropologici e culturali prima ancora che professionali.
E qui il passaggio dall’io al noi, dall’essere solo all’essere insieme, dalla professionalità individuale all’azione collettiva, dal competere al collaborare, segna una discontinuità rispetto ai modelli sociali e d’impresa che hanno dominato tutto il ‘900.
Ed è dall’intreccio tra la memoria profonda del territorio – memoria agricola, memoria agrosilvopastorale, memoria artigiana, memoria cooperativa – e i giovani nativi digitali, portatori di questa economia delle relazioni, che possono nascere nuove opportunità per il territorio e le comunità.

P15Siamo quindi entrati in un profondo cambiamento nel rapporto tra giovani e agricoltura?
Si tratta di un “ritorno alla terra” fondato su motivazioni di carattere economico, professionale e culturale come affermano diverse ricerche promosse dalle Associazioni di rappresentanza del mondo agricolo?
Oppure, come evidenziano altri approfondimenti, la tesi del ritorno all’agricoltura ha un relativo costrutto statistico perché sottostima il processo di passaggio generazionale all’interno delle aziende agricole e più in generale non osserva che cosa comparativamente sta succedendo in altri settori emergenti come il terziario e il quaternario?
C’è chi parla di Agricoltura 2.0 guardando alle trasformazioni delle aziende. Si parla di un’agricoltura giovane e moderna, tecnologica e biologica, femminile e creativa. Ci si spinge addirittura a parlare di contadini 3.0 che ri-localizzano le produzioni, spesso ripartendo dalle agro-biodiversità autoctone, da modi e tecniche di produzione tradizionali e con una visione etica orientata ad una produzione di cibo ecologico, sostenibile, rispettoso della cultura e dell’ambiente locale, insomma green e smart per usare due inglesismi tanto di moda.
13697026_1078133975557529_7397842966888746986_nOltre a questo approfondimento la classica festa sarà pronta ad accogliere tutti coloro che saliranno domani alla Cupa di Monte Nerone, dove le 4 Pro-Loco fondatrici (Apecchio, Pianello, Piobbico e Serravalle di Carda) e per quest’anno la Pro loco di Secchiano, hanno preparato ed organizzato tutto faticosamente. Obiettivo fondamentale della giornata è la promozione e rilancio del territorio, obiettivo probabilmente superfluo per la nostra Unione Montana che si è dimenticata velocemente di questo appuntamento costante da ormai 13 anni, dirottando la concessione delle strutture verso altre scelte discutibili, affogate nelle solite pratiche burocratiche.
La Festa della montagna, che avviene ogni anno nella terza domenica di luglio, mostra le innumerevoli attività che si possono svolgere in tutti gli ambienti, anche i più nascosti, e meravigliosi del Nerone. Gli stands dell’associazione saranno pronti a soddisfare i bisogni di tutti coloro che vorranno trascorrere una giornata divertente accompagnata dai principali piatti locali: Si potrà mangiare la coratella e la polenta alla carbonara o con le lumache, accompagnati dalle sempre più famose birre artigianali. Adiacenti alle cucine e sparse per il prato le associazioni simpatizzanti coloreranno e animeranno la festa, mettendo a disposizione le loro attività ed esperienza alla riuscita dell’evento.
Già da oggi un’escursione partirà da Piobbico per arrivare il giorno dopo alla festa dormendo con sacchi a pelo nella suggestiva balza forata, grazie all’associazione Naturatrekkingmarche, mentre domenica dalle 9.00 partiranno le altre attività escursionistiche a piedi e a cavallo. Alle ore 11.00 di fronte alla piccola chiesa si terrà la Santa Messa celebrata da Don Marco Presciutti e da Don Mirco Ambrosini per poi procedere con l’apertura degli stand gastronomici.
Durante il pomeriggio si scivolerà sui gommoni, si faranno le prime esperienze equestri, si praticheranno giochi d’orientamento e si salirà nella parete d’arrampicata: si giocherà insomma in allegria. Il cielo sarà colorato con gli aquiloni di eolo, mentre per chi vorrà fare un giro nelle viscere del Nerone, il gruppo speleologico di Urbino accompagnerà in una visita alle grotte dei 5 laghi gli interessati e altre associazioni saranno pronte a discendere i canali e le forre più nascoste.
Si consiglia comunque di chiamare ed informarsi anticipatamente specialmente per quelle attività più estreme seguendoci su facebook o chiamando il 3341388409.

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