Anche i monumenti hanno una loro storia

monumenti ai caduti di CostacciaroCostacciaro – Intricata e travagliata la storia del Monumento ai Caduti. Elegante per la sua essenzialità, è costituito da un obelisco, a larga base, poggiante su tre gradini. Costruito attorno al 1923, ma ultimato solo verso la fine del 1925, esso era stato realizzato in pregiato marmo di Carrara, e coronato dalla cosiddetta “Stella d’Italia”. La memoria funebre, ingentilita da simboliche ornamentazioni bronzee (spada, corone d’alloro), non reca, però, i nomi dei caduti che, secondo le intenzioni di coloro che ne vollero l’erezione, avrebbero dovuto essere incisi “con adornamenti di bronzo”. 1920 febbraio 19, 1920 marzo 3 – Si approva il contributo di £ 500 che va ad aggiungersi alla sottoscrizione fatta a Villa Col de’ Canali (sei firme, £ 260) e all’offerta della locale Banca Popolare Subappennina (£ 300). La scelta del monumento verrà fatta da una Commissione di cui faranno parte gli enti contribuenti e una larga rappresentanza di cittadini. La delibera fu riconfermata il 3 marzo seguente; poi scende il silenzio, cambia il regime politico, si afferma il Fascismo. Si torna a parlare del monumento solo tre anni e mezzo dopo!

1923 luglio 5 – Si delibera la sistemazione della piazzetta – già porta Solferino – dove dovrà sorgere il monumento e la costruzione della strada fino al bivio con la Flaminia, verso San Rocco. Lavori progettati dall’ing. Giulio Simonetti (dal 1937 al 1941 Podestà di Costacciaro). La nuova strada potrebbe anche essere la sede adatta per il Viale della Rimembranza.

12226297_956694267709933_1516592216_n1923 luglio 28 – Si presenta il progetto Simonetti, firmato dal geom. Giuseppe Miliani. Per la sistemazione della piazzetta e per la costruzione della strada occorrono poco più di 28.000 lire. La cifra viene considerata molto elevata. Ci sono da aggiungere, infatti, £ 15.000 per la costruzione del monumento, così quantificate, qualche tempo prima, dal Commissario Matteucci. Il monumento è già stato costruito. I consiglieri di Villa Col de’ Canali vogliono che esso sia sistemato nella piazza del Mercato, dove non occorrerebbe fare alcun lavoro. Il dibattito si accende, perché qualche consigliere considera indecente l’idea di porre il monumento ai caduti accanto ad un lavatoio pubblico. Interviene allora il segretario del Fascio di Costacciaro per richiamare tutti sul fatto che è da tre anni che il monumento attende di essere sistemato e ora non è il caso di porre sul tappeto tanti argomenti che possono essere risolti separatamente. Le proposte vengono tutte bocciate, ma l’appello al buon senso fa prevalere quella del sindaco che prevede la riprogettazione della sistemazione dell’area, con limitazione della spesa.

1923 luglio 19 – agosto 27 – Il Comitato per l’erezione del monumento ottiene dal vescovo di Gubbio, Pio Leonardo Navarra, alcuni oggetti da mettere in vendita per ricavare qualche soldo. Si accenna ad un “albo dei contribuenti”.

1923 agosto 5 – il sindaco presenta il nuovo progetto dal costo di sole £ 10.000. Bartolomeo Morelli di Villa Col de’ Canali ripropone ancora l’idea di costruire il monumento nella piazza del mercato dopo aver sistemato i lavatoi pubblici e messo a dimora le piante del Parco della Rimembranza. Il progetto del sindaco è approvato con 9 voti contro 8. 1924 maggio 16 – il re Vittorio Emanuele III inaugura i monumenti di Scheggia e di Gubbio. Il corteo reale passa anche per Costacciaro, “imbandierata e plaudente. Il Sindaco cav. Ronconi e la Giunta, schierati, salutano il passaggio”. 1924 maggio 25La sistemazione della piazzetta, denominata di San Donato – il consigliere di Villa, Ferdinando Pambianco, è favorevole a porre lì il monumento, anche perché, quella zona, è “a costante vista della frazione Villa Col de’ Canali”. Si approva il progetto per £ 13.400. La somma verrà ricavata dalla vendita di un bosco dell’Università degli Uomini Originari di Costacciaro che si è già impegnata in tal senso. 1924 agosto 17 – si discute dell’epigrafe che dovrà essere incisa. Qualcuno vorrebbe inserire anche i nomi dei caduti, ma la scelta dei nominativi sarebbe molto complicata, per cui si decide per le parole AI CADUTI NELLA GUERRA ITALO-AUSTRIACA. 1925 settembre 20 – si approva il conto finale di £ 19.566, molto superiore alle £ 13.400 stabilite nella delibera del 25 maggio 1924. Proteste vivaci, ma inutili. I lavori furono eseguiti dall’imprenditore edile costacciarolo Policarpo Tommasoni. Da un’altra delibera, in pari data, veniamo a sapere che il monumento è già stato sistemato in piazza San Donato ma che ancora mancano alcune opere. L’ingegnere di Gubbio, Mario Bianchini, è stato incaricato di progettare una ringhiera da mettere a protezione del monumento.

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Fonte: Ricerca di Fabrizio Cece