Domenico Morbidelli

Morbidelli

Domenico Morbidelli e Lucia Broganelli nel 1926

Con il suo coraggio, la sua determinazione e il suo lavoro è diventato un mito in Brasile, il paese che lo aveva accolto più di un secolo fa.
Chissà quanti pensieri, quante ansie, ma anche speranze agitavano il suo cuore e quello dei tanti emigranti che lasciavano con lui l’Italia nel lontano 31 agosto 1901, quando il vapore Minas salpava dal porto di Genova per la lunga e disagevole traversata dell’Oceano Atlantico che sarebbe terminata il 22 settembre al porto di Santos in Brasile; paese nel quale Domenico Morbidelli con i suoi figli Alessandro, Luigi, Palmira e Adele; la cognata Lucia e i suoi due figli Antonio e Maria avrebbero iniziato una nuova vita.
Dopo il loro arrivo, Domenico Morbidelli e la sua numerosa famiglia si fermarono nel Sud del Paese, nella cittadina di Santa Rita di Extrema, ora denominata Extrema, nello Stato di Minas Gerais, dove iniziarono una proficua attività agricola che si è sviluppata negli anni sulla generosa terra che produceva abbondanti raccolti di caffè, riso, fagioli, granturco. Dopo anni di duro lavoro nei campi la famiglia Morbidelli prosperava sempre più, i numerosi figli e nipoti iniziarono nuove attività distinguendosi non solo nell’agricoltura, ma in varie altre professioni, quali commercianti, insegnanti, avvocati, impresari, funzionari pubblici, politici, magistrati, ingegneri, ecc…
I Morbidelli erano ormai inseriti perfettamente nella comunità, allo sviluppo e al benessere della quale hanno dato un contributo determinante, acquisendo una posizione di indubbio prestigio testimoniato anche dal fatto che a Extrema è stato loro dedicato un intero quartiere le cui vie portano i loro nomi: Domenico, Alessandro, Luigi, Antonio, Felicia, Cesira Gabellini Morbidelli, Filomena Pierucci Morbidelli, Celeste Biondi Morbidelli.
Il clan dei Morbidelli contribuisce tuttora allo sviluppo del Municipio di Extrema, ma non ha mai dimenticato le sue radici sassoferratesi, continua a mantenere i contatti con la terra di origine.
La nostra città è giustamente orgogliosa del successo raggiunto da Domenico Morbidelli e da suoi discendenti e grata a questo suo figlio per aver onorato il nome di Sassoferrato nella nuova grande Patria.