Cominciano i lavori per la nuova residenza protetta

Importante iniziativa del Comune di Sassoferrato nel campo dei servizi sociali, rivolta, in particolare, alle persone anziane, sole e non autosufficienti. E’ il sindaco Ugo Pesciarelli a dare la notizia dell’avvenuto affidamento dei lavori per la realizzazione, al primo piano dell’ospedale “Sant’Antonio Abate”, della Residenza Protetta, una struttura moderna e funzionale in grado di ospitare trentasei utenti. «Si tratta – spiega il sindaco – di una realizzazione necessaria per dare una risposta adeguata alle esigenze della parte più debole della popolazione, ovvero dei cittadini in età avanzata, non più in grado di essere autosufficienti e privi di familiari che possano occuparsi di loro. Il costo complessivo dell’opera – aggiunge il primo cittadino – è di un milione di euro, di cui cinquecentocinquantamila a carico del bilancio comunale ed i restanti quattrocentocinquantamila finanziati dalla Regione Marche». A giorni inizieranno i lavori, che sono stati affidati lo scorso 17 gennaio alla ditta aggiudicatrice, la A.T.I. (Associazione Temporanea Imprese), costituita dalla “Fiori-Costruzioni srl”, che si occuperà delle opere murarie, e dalla “Idra.t.el. di Tassi Pierino & C. snc”, addetta alla realizzazione dell’impiantistica. «La consegna ufficiale dei lavori – osserva al riguardo Pesciarelli – è stata effettuata il 5 febbraio e la loro conclusione è fissata per il 12 marzo 2014, ma noi contiamo di rendere fruibile la struttura entro la fine del corrente anno. Tale intervento – conclude il sindaco – consentirà un utilizzo maggiormente razionale del nostro presidio secondo la seguente articolazione: a piano terra gli ambulatori, il Potes ed eventualmente gli studi dei medici di base, al primo piano la Residenza Protetta e al secondo piano i reparti di RSA (Residenza Sanitaria per Anziani) e Riabilitazione». Con questa nuova opera il polo sassoferratese assumerà, dunque, una veste ancor più completa e funzionale, sempreché la ventilata scure dei tagli da parte del governo nazionale e di quello regionale, che potrebbe abbattersi sui piccoli ospedali, determinandone la loro chiusura, non vanifichi gli sforzi e le risorse economiche profuse dall’Amministrazione comunale.