CNA E CONFARTIGIANATO: DA EVITARE UN ALTRO CAPITOLO NERO CON INDESIT

La CNA e la Confartigianato di Fabriano si uniscono a tutti coloro che vogliono evitare lo smantellamento definitivo del nostro distretto produttivo, che nel corso di pochi anni ha conosciuto una crisi industriale tra le più importanti a livello nazionale. Ci associamo e condividiamo lo spirito unitario che ha contraddistinto la protesta all’annuncio dell’Indesit relativo al cosiddetto “piano Italia” che prevede 1425 esuberi sul territorio nazionale di cui ben 480 nella sola Fabriano e sosteniamo le richieste contenute nel documento sottoscritto da 27 Sindaci del territorio marchigiano e umbro e dalle tre organizzazioni sindacali dei lavoratori Fim-cisl, Fiom-Cgil e Uilm il 15 giugno a Fabriano, dove si pone l’attenzione sul problema della delocalizzazione, che ridimensiona l’industria manifatturiera locale, produce rilevanti ed immediati effetti negativi nella nostra area già pesantemente toccata da altre gravi crisi produttive prima fra tutte quella dell’Antonio Merloni, penalizzando ancora di più un indotto ridotto ormai ai minimi termini e che ha da sempre rappresentato e tuttora rappresenta un patrimonio del saper fare che ha pochi uguali in Italia, che va assolutamente salvaguardato e aiutato ad uscire dalla crisi. Dobbiamo prendere atto che il modello di sviluppo che ci ha accompagnato fin qui non esiste più, e non possiamo più consentire che le risorse pubbliche vengano utilizzate per aiutare le grandi aziende a delocalizzare le produzioni, creando disoccupazione che oggi nel nostro territorio ha raggiunto livelli da terzo mondo. Le risorse vanno date a quelle attività che garantiscono la produzione in loco e occupazione, mettendo le piccole imprese locali nelle condizioni di ripartire e di riqualificarsi, tutto il resto sono chiacchiere.Non vorremmo che, ancora una volta, siano le piccole imprese a pagare gli errori dei grandi gruppi come abbiamo paura possa accadere nel concordato della Tecnowind, e come è già accaduto nella vicenda dell’Antonio Merloni, penalizzando ulteriormente e facendo pagare il conto ai fornitori e all’indotto delle grandi aziende. Rompiamo una volta per tutte questo clima di sudditanza verso i grandi gruppi industriali locali, che per anni hanno utilizzato il nostro territorio come uno zerbino dimenticando, con troppa facilità, quanto hanno avuto in passato e di quanto ancora stanno ricevendo. Dobbiamo evitare gli errori del passato, e non disperdere il clima di unità che in questi giorni s’è costituito di fronte alla vertenza Indesit che vede insieme i Sindaci del territorio, le organizzazioni sindacali dei lavoratori, le nostre associazioni di categoria e l’autorità religiosa, pena la sconfitta definitiva della nostra città e del suo territorio.

IL SEGRETARIO CNA DI FABRIANO

Dott. Mirco Gaggiotti

IL SEGRETARIO CGIA DI FABRIANO  

Dott. Simone Clementi