ENRICO MATTEI, L’ULTIMO GRANDE SOGNO MARCHIGIANO

Promosso dall’Istituto internazionale di Studi Piceni, con il patrocinio del Comune di Sassoferrato, si terrà Sabato 21 Settembre 2013, alle ore 17, presso Palazzo Oliva, in Piazza Matteotti, la presentazione del volume di Maurizio Verdenelli, La leggenda del Santo Petroliere. Enrico Mattei e Matelica, l’ultimo grande sogno marchigiano. Interverranno alla presentazione l’autore del volume, il Sindaco di Sassoferrato ing. Ugo Pesciarelli, il Presidente dell’Istituto internazionale di Studi Piceni prof. Galliano Crinella, lo storico dr. Paolo Boldrini che terrà la relazione centrale. Nell’occasione sarà proiettato il video conservato nell’Archivio storico dell’Eni, Potere e petrolio. La sfida di Enrico Mattei. All’apice del suo impegno imprenditoriale, Mattei, nato nel 1906, perse la vita in un misterioso incidente aereo nell’ottobre 1962, a Bascapè, nei pressi di Pavia. L’incontro potrà far luce su un periodo luminoso della storia italiana del secondo novecento in quanto Mattei è stato colui che influenzò, più di ogni altro, il boom economico del secondo dopoguerra, conosciuto anche come il miracolo italiano. Questa sua tragica fine ha fatto passare in secondo piano il ruolo rilevantissimo giocato da Mattei in Italia e in Europa. Come evidenziato nel volume, pubblicato dall’editore Ilari di Corridonia, Maurizio Verdenelli, attraversi documenti, interviste e testimonianze, mostra come la vicenda di Mattei sia strettamente intrecciata con le Marche, con i nostri territori, soprattutto con le città di Matelica e Acqualagna. Sarà l’autore stesso e lo storico Boldrini, acuto osservatore e conoscitore della storia economica e politica regionale ad evidenziare anche questi aspetti. Pochi mesi prima della tragica fine, nel marzo 1962, l’Università di Urbino conferiva a Mattei la laurea honoris causa in Economia e Commercio. Nella motivazione, pronunciata dal Magnifico Rettore prof. Carlo Bo, si ricordava come Mattei fosse diventato uno dei rinnovatori e dei grandi inventori pratici della vita economica del nostro paese e dell’Europa e come la sua opera fosse stimolata, alimentata dalle sue origini negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza nella piccola Acqualagna. “Sono certo – affermava Bo – che alla base del suo straordinario spirito d’impresa ci sia, indelebile, la memoria di quel mondo, di quella povera gente, l’amore per la sua terra, per i figli di queste montagne sepolte nella polvere dei secoli”. Mi piace ricordare anche l’attenzione concreta, il rispetto di Mattei per la vita della cultura, la valorizzazione di studiosi ed intellettuali chiamati a ruoli importanti nello stesso mondo economico. Nel 1955 l’Eni dà vita ad un nuovo mensile aziendale, “Il Gatto selvatico”, e ne affida la direzione al poeta Attilio Bertolucci. Nel 1956 l’Ente nazionale idrocarburi entra nella proprietà del quotidiano “Il Giorno” e il giornale divenne la “palestra” per grandi giornalisti come Giorgio Bocca, Gianni Brera e Bernardo Valli. Nel 1957 Mattei creò, all’interno del quartiere generale dell’Eni, il Servizio Centro Studi, affidandolo all’economista Giorgio Fuà. Nel 1958 volle come consulente per il settore pubblicitario dell’Eni il poeta e ingegnere Leonardo Sinisgalli. Scelte e interventi, questi ultimi, che conferiscono alla straordinaria vicenda di Enrico Mattei una dimensione ed un carattere ancor più interessanti e significativi.

Enrico Mattei sassoferrato