Sequestrata merce senza etichette ma colpevole è solo l’ambulante?

bigiotteria

Immagine di repertorio

Fabriano – Bracciali, orecchini, spille, collane, custodie e accessori per cellulari sono stati sequestrati dalla tenenza della Guardia di Finanza fabrianese ad un ambulante domenica al mercatino della Santa Lucia. Circa 600 articoli senza l’etichettatura richiesta dalla legge che, venduti, avrebbe fruttato almeno 2000 euro. Merce del tutto sprovvista dei dati essenziali previsti dal Codice del Consumo che informano sulla provenienza, l’azienda produttrice o l’importatore, e soprattutto sull’eventuale presenza di sostanze dannose.  In questo caso, l’ambulante, un extracomunitario del Bangladesh, residente a Fabriano dovrà pagare una multa di 1032 euro e se non fornisce i certificati richiesti dalla legge, l’intera merce andrà distrutta. Il sequestro fa parte delle operazioni di normale controllo a scopo preventivo svolte proprio a tutela dei consumatori ed intensificate quando si prevede un maggior afflusso di persone. In questo caso, domenica, a Fabriano, non solo si svolgeva la tradizionale festa di Santa Lucia  ma si celebrava anche l’apertura della Porta Santa.

In ogni caso se è vero che l’ambulante ha sbagliato non verificando se la sua merce era opportunamente etichettata, è altrettanto vero che sbaglia il consumatore finale che guarda il prezzo, disprezza il Made in Cina o teorizza sul contraffatto ma con i suoi acquisti incoraggia chi non rispetta le leggi. Pertanto occhio a quello che troviamo sul banco e premiamo chi lavora in un modo corretto e dunque con prezzi a portata  del nostro portafoglio  ma scartiamo i prodotti che sappiamo non sono prodotti con etica.

Un richiamo per i nostri doni di Natale.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata