Il Consigliere Talé spiega il suo voto in commissione sanità

federico_taleCagli – “Siamo partiti da una delibera che smembrava i Punti di Primo Intervento e annullava le lungodegenze negli ospedali di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro, penalizzando in maniera pesante l’entroterra, e siamo riusciti ad invertire la rotta“. Il consigliere regionale di maggioranza Federico Talè (Pd), membro della provincia di Pesaro e Urbino all’interno della quarta commissione permanente delle Marche, con competenze in materia di sanità e politiche sociali, fa il punto sulla riunione di lunedì sera che ha avuto all’ordine del giorno la delibera di giunta regionale 1183/2015. “La commissione – spiega Talè – ha dato, sì, parere favorevole alla delibera, a condizione, però, che siano garantiti Punti di Primo Intervento 24 ore su 24 in tutti gli ospedali di comunità (Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro), con la presenza di un medico dipendente adeguatamente formato, in aggiunta al medico di guardia e a quello del servizio Potes affiancato dal personale infermieristico. Ciò significa – aggiunge  – che di notte, in ciascuno dei Punti di Primo Intervento degli ospedali di comunità, avremo sempre tre dottori. La seconda condizione che abbiamo posto come fondamentale per l’approvazione della delibera 1183 – prosegue  – è che resti attivo, negli stessi ospedali, un mix di posti letto di lungodegenza, riabilitazione e cure intermedie, le quali dovranno gradualmente andare a regime. Adesso, sarà necessaria una tempestiva modifica della delibera, in modo che la stessa recepisca le condizioni dettate dalla commissione e già avvallate dal presidente della giunta Ceriscioli, che, da parte sua, ci ha assicurato una loro adozione in tempi brevi. Fatto ciò – conclude – occorrerà andare avanti con decisione sul fronte delle misure necessarie ad abbattere le liste d’attesa per le prestazioni specialistiche e gli esami strumentali, da mettere in atto entro aprile, e con i provvedimenti indispensabili per adeguare il Pronto Soccorso di Fano e potenziare quello di Urbino”.

Però, nell’affidare le sue spiegazioni al territorio anche in un post sul social Face book, precisa:

Poiché sono solito dire ciò che penso, anche quando la mia posizione risulta non perfettamente allineata, tengo a precisare che per quanto riguarda la riforma sanitaria regionale avrei preferito che ci fosse stata una fase di maggiore ascolto dei territori e di condivisione delle scelte. Ciò non toglie che mi sono battuto perché non venisse penalizzata la tutela dei cittadini e del territorio, che sono sempre al primo posto. Per questo, così come ci era stato proposto, non avrei votato a favore del provvedimento (DGR 1183/2015) che ridisegnava la DGR 735/2013, come ho detto sia negli incontri pubblici con la cittadinanza che nelle riunioni degli organismi preposti.
Ho quindi chiesto, e ottenuto, che fossero inserite delle variazioni alla DGR 1183/2015. Così ora in tutti gli ospedali di comunità (Cagli, Fossombrone, Sassocorvaro) i punti di primo intervento sono garantiti h24 (non più solo h12, come prevedeva la prima stesura del documento), con – nelle 12 ore notturne – un medico dipendente adeguatamente formato che affiancherà quello di guardia e quello del 118 (non più, quindi, solo una guardia medica ed un medico del 118 operante all’interno di un’ambulanza, ma tre medici operanti in una struttura sempre attiva, affiancati da personale infermieristico). Inoltre, abbiamo chiesto che negli stessi ospedali ci sia un mix di posti letto di lungodegenza e riabilitazione con quelli di cure intermedie, che entreranno gradualmente a regime (non una sostituzione tout court).
Tanto abbiamo chiesto e tanto abbiamo ottenuto. Per questo, per l’introduzione di queste fondamentali variazioni, abbiamo votato compatti, me compreso, a favore della delibera.
Il Presidente Ceriscioli ci ha assicurato che queste modifiche saranno recepite e che saranno adottate in tempi brevi.”

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