Il rilancio dell’edilizia: l’Imu ed una politica locale decisa

Carnevali MarcoFabriano – L’unione fa la forza e i comuni di Fabriano e di Gualdo Tadino chiedono  il rilancio del settore edilizio in crisi. L’appello – articolo qui – lo lancia la politica, i sindaci Sagramola e Presciutti e dovrebbe volare fino ai vertici delle due regioni per atterrare sul tavolo del Ministero.

L’idea è di fotografare il settore ed individuare soluzioni per riattivarlo. Soluzioni che l’architetto Smargiassi indica in “una pubblica amministrazione più veloce, norme tecniche più versatili ed un sistema finanziario più disponibile al credito”; mentre per Barbara e Federica Farinelli della Domus srl, “ci vuole un cambio deciso di passo che porti ad un settore più aperto alle nuove tecnologie”.

Il geometra Marco Carnevali dell’impresa di costruzioni omonima che opera dal 1930 nel fabrianese, individua però proprio nella politica una parte dei problemi del comparto.

Sul piano operativo, stiamo lavorando in tanti comuni con un regime di deroghe ma stiamo lavorando.  In realtà, quello che pesa come un macigno è l’Imu. Ha un impatto devastante per noi imprenditori. Grava sulle aree fabbricabili e sui terreni urbanizzati. Pertanto è necessario prevedere drastiche riduzione dei tassi, meglio ancora se sono esenzioni temporanee”.

Dalla linea politica del governo alla politica locale, il salto è breve. “Il rilancio dell’attività edilizia a volte dipende anche dalla buona volontà dell’amministrazione locale – incalza l’imprenditore. Ci sono progetti che rimangono fermi seppur finanziati ed approvati. Come la costruzione della nuova casa di riposo sul terreno dietro alla scuola agraria. Casa approvata dall’amministrazione Sorci il 17 maggio 2012 con tanto di delibera per la realizzazione e gestione di una residenza protetta, casa di riposo, casa albergo e centro diurno per anziani”.

Progetto in capo alla Associazione Temporanea di Imprese che raggruppa la Kcs Caregiver Cooperativa sociale arl di Bergamo, la Altrah Sas di Fabriano, la Carnevali Pietro srl di Fabriano e la Sabbatini Bruno e C. Snc di San Lorenzo in Campo con un investimento da parte dei privati di 7 milioni di euro.

Questa è un’occasione importante che Fabriano non può farsi sfuggire – conclude il geometra Carnevali – perché oltre a dare lavoro all’edilizia per tre anni come da programma, prevede l’assunzione di una sessantina di operatori e rientra nella programmazione sanitaria regionale che con il tempo, come dimostra la battaglia del Punto Nascite dell’Engles Profili – in ogni momento può optare per una diversa collocazione dei posti letto della residenza protetta. Ci vogliono aperture mentali che non tutte le amministrazioni locali hanno. Possiamo solo augurarci che questo appello, che poggia sulla consapevolezza che il settore edilizio è in crisi, faccia sì che l’amministrazione comunale di Fabriano prenda decisioni politiche che si traducano in opere e lavori. Perché solo quelli attestano del rilancio del comparto.”

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

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