L’estate marchigiana è rock: a luglio l’esibizione di Steven Wilson

Porcupine_Tree_STEVEN_WILSON_TS_Wis+éa_Krak+¦w_002Porto Recanati – Non finisce di stupire l’estate rock marchigiana: il prossimo 13 luglio all’Arena Gigli di Porto Recanati si esibirà Steven Wilson, uno dei più importanti ed influenti musicisti rock contemporanei. Leader e fondatore dei Porcupine Tree (uno dei gruppi più influenti della moderna ondata di rock progressivo degli anni 90) Steven scopre la musica all’età di 8 anni quando a Natale i genitori gli regalano “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd e “Love to Love you Baby” di Donna Summer. Dai Pink Floyd impara il gusto per la psichedelia, la sperimentazione e per la musica progressive, come si vede nei suoi Porcupine Tree, mentre da Donna Summer prende il gusto per il groove, da cui i No Man (un altro dei sui numerosi progetti) saranno influenzati. Noto anche per la sua intensa attività come produttore, l’inglese infatti tra produzione e missaggio, invece, Steven Wilson ha lavorato su alcuni album degli Opeth (“Blackwater Park”, “Deliverance”, “Damnation” e “Heritage”), in cui ha anche arrangiato i cori e suonato chitarra e tastiera, sull’album “The Never Ending Way of ORWarriOr” degli israleliani Orphaned Land e su “We’re Here Because We’re Here” e “Weather Systems” degli Anathema. A Porto Recanati il musicista di Hemel Hempsted porterà il suo ultimo lavoro (uscito lo scorso anno) “Hand. Cannot. Erase.” , complesso ed evocativo concept album incentrato sulla storia di una giovane donna trovata senza vita nel proprio appartamento a due anni di distanza dalla sua morte. Un album che prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto e racconta la storia di una giovane donna che viene risucchiata dal l’indifferenza di una metropoli fino a scomparire nel nulla.Tema centrale dell’album quindi è l’alienazione indotta da una società che nonostante tutto è sempre più connessa, dove le “amicizie” sono più facili a livello virtuale ma il vero contatto umano è sempre più lontano dalla sua vera forma. Più di un critico ha definito quest’ultimo capolavoro di Wilson la sua personale versione di “The Wall”, dove l’isolamento , la sofferenza ed il malessere sono presenti come l’aria che quotidianamente respiriamo. Presumibilmente non mancheranno alcuni dei brani più famosi dei Porcupine Tree (“Lazarus” e “Sleep Together” le più probabili in scaletta) ed altri brani del suo recente passato solista come ad esempio “The Ravern That Refuse To Sing”. I prezzi dei biglietti si attestano tra i 35 euro della gradinata non numerata ed i 53 euro del primo settore. I biglietti sono disponibili tramite le prevendite abituali ed i circuiti ticketone e ciaotickets.

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