Cittadini senza soldi. Aut aut alle Poste

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Serra Sant’Abbondio – Arrabbiati i cittadini serrani. E pure molto. Al punto che il sindaco Ludovico Caverni ha inviato una lettera di protesta al Prefetto di Pesaro che lo riceverà la prossima settimana. “Il nostro cruccio è di nuovo l’ufficio postale del paese – spiega il primo cittadino. La chiusura di Giovedì 2 giugno non solo ha provocato seri disagi ma leso i diritti dei miei concittadini”.

In pratica, per compensare il fatto che le poste sono aperte le mattine di martedì, giovedì e sabato, un’intesa stabilisce, in caso di chiusura festiva, che le Poste compensino l’indomani il giorno di chiusura. “Cosa non avvenuta – precisa il sindaco -. Pertanto ogni persona che doveva percepire le pensioni dal 1 al 5 giugno si è recato alla posta sabato mattina e si è creata una coda incredibile. Poi, se si aggiunge che i trasportatori di fondi si sono presentati solo alle ore 10.30 e la liquidità è finita due ore dopo, sono stati in tanti ad aver dovuto aspettare martedì per poter prendere un po’ di soldi.”

Per il sindaco, il caso “2 giugno” solleva più di un problema. Innanzitutto non sono stati rispettati gli accordi iniziali che compensavano i casi di chiusura festiva. Poi si sta creando un problema di sicurezza sociale spingendo gli anziani a ritirare la loro pensione e mettendoli a rischio furto o truffa. Infine sono stati in tanti a dover aspettare martedì 7 giugno per prendere soldi. Il che significa che, in un periodo in cui non si arriva alla quarta settimana del mese, alcuni pensionati sono stati costretti ad aspettare pure la quinta per ritirare un po’ di soldi.

A breve, il Tar dovrebbe pronunciarsi sul ricorso fatto dal comune a novembre scorso sulla chiusura delle Poste di Serra.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

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