Il mistero dei Bronzi Dorati di Pergola : le varie teorie
|Pergola – I Bronzi dorati costituiscono un vero e proprio mistero dell’archeologia, al quale da tempo gli studiosi cercano di trovare una soluzione. Uno studioso che tanta parte ha avuto nella valorizzazione del gruppo scultoreo, al quale va tributato un sentito ricordo, il professor Mario Luni, riassumeva così le principali ipotesi riguardo l’identità, la datazione e la provenienza dei bronzi:
“Nelle due statue in gran parte conservate Sandro Stucchi ha in passato riconosciuto rispettivamente Nerone Cesare e Livia, per le altre due, gravemente mutile, egli ha proposto l’attribuzione all’imperatore Tiberio e a Giulia di Druso Minore, moglie dello stesso Nerone Cesare (Stucchi 1960). La critica più recente, pur riconoscendo agli studi di Stucchi il merito di significative intuizioni, puntualizza ulteriormente la datazione del gruppo riferendolo a personaggi privati di alto livello sociale e lo attribuisce agli anni tra il 50 e il 30 a.C. (Bergemann 1990; Pollini 1993; Coarelli 1998). Va segnalato da ultimo l’ipotetico riferimento del gruppo bronzeo di Cartoceto di Pergola ad una esedra dell’Heraion di Samo, su cui doveva essere collocato il gruppo statuario in onore di Cicerone, realizzato nel 51-50 a.C. (Böhm 2000). Nel personaggio a cavallo rinvenuto a Cartoceto sarebbe stato riconosciuto il ritratto dello stesso Cicerone, che troverebbe collocazione nel contesto di statue di altri suoi familiari, in origine nell’esedra di Samo.”
A queste tre teorie ultimamente se n’è aggiunta una nuova, avanzata dall’attuale soprintendente delle Marche Mario Pagano, secondo il quale il gruppo ritrarrebbe Lucius Licinius Murena, padre e figlio. Murena padre difeso da Cicerone nell’orazione “Pro Murena”, avrebbe avuto stretti rapporti con l’Umbria, che nella divisione territoriale romana comprendeva, sia la regione attualmente nota con questo nome, sia la parte compresa fra l’Esino ed il Foglia delle attuali Marche (Regio VI Umbria).
Professore Venturini
Tratto dall’intervento nella celebrazione dei 70 anni del ritrovamento del gruppo equestro a Cartoceto, il 26 giugno 2016
Il che rende ancora più vera la riflessione di una giovane archeologo, Silvia Carbone, che coordinava il convegno: quella che non si deve solo finanziare la promozione dei Bronzi Dorati ma anche reperire fondi per sostenere la ricerca scientifica e coinvolgere le vicine università.
Finanziata la promozione dei Bronzi Dorati anche in un ottica comprensoriale