118 : l’allarme dei Sindacati pronti a spiegare le criticità ai Sindaci

0-ospedale_cagliSui problemi dell’emergenza nel pesarese, scende in campo la funzione pubblica della Cgil che si rivolge ai sindaci affinché convochi il sindacato per parlare delle criticità del sistema territoriale 118 “pilastro che doveva sostenere la trasformazione dei presidi di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro in ospedali di Comunità – afferma Fabio Battistelli della Cgil – e hanno visto trasformati i propri posti letto e lasciato il resto al caso.

Per la Cgil, i problemi già si avvertono nel numero delle ambulanze previste dalle delibere regionali e Asur che non corrispondono a quelle in servizio;

che alcune delle ambulanze operative sono anche utilizzate per trasporti da ospedale ad ospedale;

che l’emergenza dovrebbe essere gestita spostando le ambulanze in base alle esigenze mentre nella realtà dell’entroterra gli equipaggi del 118, in particolare i medici, devono nelle ore diurne presenziare i Pat;

che a Pesaro e Fano non si valuta la possibilità dell’auto medica pur avendo i requisiti richiesti dalle determine regionali ed Asur e si continuano ad inviare due ambulanze nello stesso servizio lasciando scoperta parte del territorio di competenza;

che nelle zone interne con la trasformazione dei Ppi in Pat di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro, sono aumentati notevolmente i trasporti del 118 al pronto soccorso di Urbino lasciando la gestione del territorio al personale reperibile, il che è inaccettabile;

che il Ppi di Pergola dovrebbe essere gestito da personale della struttura sia medico che infermieristico quando il medico è lo stesso che presta servizio con il 118, il che evidenzia l’esigenza di prevedere per il Ppi di Pergola la presenza, almeno nelle ore diurne, di due medici del 118 che avrebbero, all’occorrenza, la possibilità di avere due equipaggi medicalizzati;

che sono previste ambulanze a Barchi, Fermignano e Frontone con equipaggi non sanitari quando dovrebbero essere ambulanze il cui equipaggio è composto da autista soccorritore ed infermiere;

che a Macerata Feltria è in servizio un’ambulanza fantasma con autista soccorritore ed infermiere (che di notte è anche l’infermiere della Rsa) considerando che nessuna delibera lo prevede.

Criticità che alcuni sindaci avevano evidenziato mercoledì scorso nel corso dell’Assemblea dell’area vasta1.

Il sindaco di Cagli invitando il presidente Ceriscioli  “a consultare chi affronta operativamente il problema e non solo chi lo conosce in un modo marginale”; quello di Fossombrone facendo notare che “prima di parlare della sanità 4.0 con elicotteri e robot si deve risolvere il caos dei Pat e dell’emergenza”; e il sindaco di Sassocorvaro suggerendo “di verificare il funzionamento dei Pat che non sono equiparabili ai PPI fondamentali per l’entroterra, come conferma l’intasamento del pronto soccorso di Urbino.”

Véronique Angeletti@civetta.tv

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