Formula 1, trionfo Ferrari

vettelQuale maggior risveglio ci poteva essere da ora legale? La Ferrari concretizza le positive giornate di test delle scorse settimane e con la vittoria di Sebastian Vettel conferma la bontà del progetto tutto made in Italy della SF70H. Le previsioni della vigilia avevano parlato delle possibili maggiori difficoltà per i sorpassi (dimensione delle gomme aumentata… velocità in curva aumentata… spazio di frenata accorciato… ). Proprio il contrario di quello che vorrebbero gli spettatori sui circuiti e davanti agli schermi tv. La gara di Melbourne ha confermato questa previsione ed ha riaperto il cielo delle grandi speranze maranelliane. Ci ha consegnato una formula 1 dai colori più vivi (un team rosa, uno giallo, uno arancio e quello “eterno” rosso), come vive sono le speranze di non continuare a vedere i sorpassi solo in corsia box o con il DRS. A parità di prestazioni evidentemente i flussi aerodinamici rendono molto complicato passarsi, si è visto anche nel caso di Hamilton nei confronti di Verstappen dopo il cambio gomme.

Purtroppo il sorpasso di Vettel su Hamilton è avvenuto grazie alla strategia (azzeccatissima) quando le prestazioni dell’inglese in pista stavano calando con le supersoft del primo stint. Il ritmo in pista del tedesco ha poi confermato la bontà della Ferrari e comunque che si può pensare ad una lotta ad armi pari per tutta la stagione, dovremo vedere come i due team sapranno adattarsi alle piste del calendario. Il cambio regolamentare ha modificato gli equilibri al vertice, ma ha aumentato il gap con le altre scuderie. Dietro Ferrari e Mercedes, Red Bull sembra in difficoltà ed è un peccato per lo spettacolo. Valtteri Bottas, che aveva l’arduo compito di rimpiazzare il campione del mondo nel team tedesco non ha affatto sfigurato nei confronti di Hamilton.

Al di là delle previsioni il debutto in F.1 del nostro Antonio Giovinazzi. Il vice campione della GP2 Series (che da quest’anno torna a chiamarsi F.2), è stato catapultato sull’abitacolo della Sauber il sabato mattina per l’impossibilità del tedesco Pascal Wehrlein di continuare il primo weekend 2017 dopo l’infortunio patito alla Race of Champions. Ebbene il giovane di Martinafranca, senza aver coperto prima un solo km sul tracciato cittadino di Melbourne, ma conoscendo comunque la Sauber per averci coperto diversi test (sempre riserva di Wehrlein), si è qualificato davanti a Magnussen, Vandoorne, Stroll e Palmer. In gara ha badato saggiamente di arrivare al traguardo: tutta consistenza e attenzione, ottimo dodicesimo posto e vedremo se avrà altre chance o dovrà reindossare la tuta Ferrari da terzo pilota.

Triste davvero vedere Fernando Alonso continuare a remare con la McLaren nelle retrovie, ma la leggendaria Honda dov’è andata a finire? Il doppio sorpasso subito in rettilineo dalla Force India di Ocon e dalla Renault di Hulkenberg ha segnato la resa australiana della pluridecorata casa di Woking, che speriamo riuscirà a reagire per il bene dello spettacolo e per rendere onore al colore arancio, colore nazionale del fondatore neozelandese Bruce McLaren, campione nell’abitacolo e grande costruttore.

Giuseppe Saluzzi

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