Sui 19 anni complessivi di sanzioni, ricorso di “6” del Serra alla Corte di Appello

ASD Serra Sant'AbbondioSerra Sant’Abbondio – Tra squalifiche di giocatori ed inibizioni dei dirigenti, il giudice sportivo ha imposto sanzioni per 19 anni ad alcuni tesserati dell’ASD Serra S Abbondio. Sanzioni emesse dal giudice sportivo di primo grado il 7 giugno scorso che sei tesserati hanno giudicato “eccessivamente penalizzanti” e presentato un reclamo presso la corte sportiva di appello del comitato regionale Marche in agenda il prossimo 13 giugno.
I fatti si riferiscono alla partita Serra-Chiaravalle del 28 maggio, match valido per la semifinale play-off di 2^ categoria girone C, persa a tavolino dalla squadra serrana 3-0. Tutto è successo al 46esimo minuto per un rigore non concesso che fa scattare la protesta di un attaccante così vivacemente da essere prima ammonito dall’arbitro e poi espulso. Per ottenere delucidazioni, il giovane uomo affronta l’arbitro, con un testa a testa che il giudice interpreta come una capocciata alla Zidana. Una mossa che provoca la sospensione della gara, solleva in campo polemiche, spintoni che coinvolgono tutti ed in special modo l’arbitro, costretto pure a rimanere in campo per colpa dell’apertura tardiva della porta verso gli spogliatoi. Fatti puniti con 19 anni di sanzioni complessive dal giudice sportivo a titolo di esempio.
Oggi, giocatori e dirigenti sono affranti. Chiedono che i fatti siano riletti e mitigate le sanzioni. Si scusano per il doppio danno recato alla comunità: quello di aver distrutto la squadra poiché, se le sanzioni rimangono tali, sarà impossibile ricostruirla sia in campo sia sul piano tecnico-amministrativo. Il paese ha solo mille anime e non è facile convincere sportivi ad allenarsi alle falde del Catria; il secondo è che di solito sono buoni compagni e pure goderecci e le sanzioni gettano un ombra sulla reputazione di un paese conosciuto come quello dei poeti e luogo di spiritualità.
Véronique Angeletti
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