Una targa al Senato in onore di Marco Beci morto nella strage di Nassirya

targaPergola – Nella giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace e che celebrava il quattordicesimo anniversario della strage di Nassirya è stata scoperta una targa con i nome dei 19 italiani che persero la vita nell’eccidio. Tra cui il compianto pergolese, cooperatore di pace, Marco Beci. L’idea fu di un parente di una delle vittime che si rivolse al presidente del Senato, Pietro Grasso, durante la Messa celebrata il 12 novembre dello scorso anno. La targa, scoperta domenica scorsa, si trova all’ingresso della sala già intitolata ai caduti dell’eccidio che ospita conferenze stampa e convegni a Palazzo Madama. Anche a Pergola, l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Baldelli ha voluto ricordare ed onorare i caduti di Nassiriya e tutti i Militari e Civili caduti nelle missioni internazionali di pace, che <<con coraggio, con passione e con senso di umanità hanno messo al servizio dell’intera comunità le loro capacità e il loro impegno, arrivando fino a sacrificare la propria vita.>>

Alla cerimonia è intervenuto il capo dello Stato Sergio Mattarella che ha definiti i caduti << fedeli e coraggiosi interpreti del nostro impegno al servizio della collettività di cui i nomi resteranno sempre impressi nella nostra memoria.>>

marco_beciNella strage provocata da quel maledetto camion ed un’auto imbottiti di esplosivo, con il civile Marco Beci morirono quel 12 novembre 2003 nella base italiana irachena 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito che facevano da scorta alla troupe, in sosta logistica, di un regista che girava uno sceneggiato sulla ricostruzione, 2 della troupe. In tutto 19 vittime italiane. Rimasero uccisi anche 9 iracheni, feriti una ventina di italiani, tra militari (anche una donna carabiniere) e civili.

Questo l’elenco delle vittime di quell’attentato: i carabinieri Massimiliano Bruno, maresciallo aiutante; Giovanni Cavallaro, sottotenente; Giuseppe Coletta, brigadiere; Andrea Filippa, appuntato; Enzo Fregosi, maresciallo luogotenente; Daniele Ghione, maresciallo capo; Horacio Majorana, appuntato; Ivan Ghitti, brigadiere; Domenico Intravaia, vice brigadiere; Filippo Merlino, sottotenente; Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante; Alfonso Trincone, maresciallo aiutante; i militari dell’Esercito Massimo Ficuciello, capitano; Silvio Olla, maresciallo capo; Alessandro Carrisi, primo caporal maggiore; Emanuele Ferraro, caporal maggiore capo scelto; Pietro Petrucci, caporal maggiore; i civili Marco Beci, cooperatore internazionale, e Stefano Rolla, regista.

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