L’addio a Roberto Varani, mercoledì alle 17 Santuario della Madonna del Cerro

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Sassoferrato – Si svolgeranno alla Madonna del Cerro, mercoledì 18 aprile, alle 17, la cerimonia funebre per Roberto Varani, colpito da un malore mentre cercava asparagi giovedì 12 aprile sul Monte Rotondo. Purtroppo per il sessantanovenne, pensionato, ex lavoratore dell’Antonio Merloni presso lo stabilimento delle bombole d’Ischieta, residente a Fabriano ma proprietario di una casa a Doglio, frazione di Sassoferrato non c’è stato niente da fare. Il suo corpo senza vita è stato trovato ​v​enerdì ​13 aprile dopo dodici ore di ricerca che non si sono fermate nemmeno nelle ore più buie della note. A tradire la sua presenza il sacchetto pieno di asparagi, scovato nella radura detta Le Prate dal cane Kira dell’unità cinofila di Cagli. A due passi del sentiero, su un piano defilato, nascosto da una fitta boscaglia, c’era il suo corpo senza vita. A fare la macabra scoperta, i vigili del fuoco cagliesi accompagnati dagli amici di sempre Roberto e Carlo, che, dall’inizio dell’allerta, hanno battuto la montagna con i soccorritori.

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A lanciare l’allarme verso le 18, la moglie Antonella e le figlie Francesca e Giulia, stupite che il padre, partito a metà mattinata senza cellulare, non fosse ancora di ritorno. La sua assenza a pranzo non le aveva preoccupate: era partito munito di un panino e spiegato che, per una volta, voleva cercare asparagi salendo sul monte ma partendo dalla Madonna del Sasso dove avrebbe lasciato la macchina. ​Macchina che la famiglia ha trovato parcheggiata vicino al ponte di Bellisio sulla provinciale Pergola-Sassoferrato. A conferma che Roberto ha affrontato il lato più ripido e più impegnativo del monte. ​

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Cagli, di Pesaro, i carabinieri di Sassoferrato e di Pergola, i carabinieri forestali di Pergola e di Serra Sant’Abbondio, le unità cinofile dei vigili del fuoco di Pesaro e della Croce Rossa di Senigallia, il Soccorso Alpino e Speleologico regionale e i gruppi di volontari della protezione civile di Pergola, Serra Sant’Abbondio, Colli del Metauro. Infine, alla mattina presto, il supporto di Drago 60, l’elicottero dei vigili del fuoco di stanza a Bologna.

Oltre alla macchina del soccorso, c’erano soprattutto tutti i suoi amici venuti da tutti i paesi adagiati alle falde del Monte Rotondo.  Una tragedia che deve ricordare a tutti che, a qualsiasi età, per sport o per divertimento, quando ci si muove in luoghi isolati è opportuno spostarsi sempre in compagnia.

La redazione di Civetta.tv