#Sassoferrato: la pasta di Saragolla, quella di Sabatino, la miglior pasta biologica delle Marche

Pasta di Sabatino, la miglior pasta biologica delle Marche #MarcheinPastaBio Tipicità Fermo 2019Sassoferrato – La pasta sentinate Sabatino, la miglior pasta biologica delle Marche. Si è imposta a #MarcheinPastaBio, il primo contest dedicato alla pasta biologica marchigiana in scena a Tipicità 2019 a Fermo.
Le penne sono state proposte dallo chef Antonio Di Guglielmo del ristorante Amarantos di Castelfidardo con una salsa di cime di rapa e sgombro affumicato ed hanno conquistato la giuria di qualità imponendosi per pochi punti sulle paste Gino Girolomoni, La Terra e il Cielo, Molini Agostini, Pasta Picena, la Biologica, l’agri-bio Colcerasa e dell’azienda agricola Michele.
Pasta di Sabatino, la miglior pasta biologica delle Marche #MarcheinPastaBio Tipicità Fermo 2019
«Il contest – commentano gli organizzatori, l’agronomo Rita Rognoli e lo chef coordinatore dell’Accademia Tipicità Luca Facchini – crea un dialogo che supera riserve e reticenze che finora dividevano chef e produttori».
Pasta di Sabatino, la miglior pasta biologica delle Marche #MarcheinPastaBio Tipicità Fermo 2019Nata nel 2013, la “Pasta di Sabatino” dell’azienda agricola omonima ha velocemente conquistato il mercato delle paste di alta qualità. Merito di un grano “primitivo”, della varietà “Khorasa  Saragolla” non trattato, mai ibridato, ottenuto da un’azienda abruzzese bio, poi la decisione di farne una pasta e la scoperta che il “terroir” dell’Appennino umbro-marchigiano le dà carattere ed esalta la sua altissima digeribilità.
Il resto è una storia che i titolari Sabatino Paoletti e Bruno Vitaletti stanno scrivendo inserendosi in quel mondo agricolo che proprio nei grani antichi come il  “Senatore Cappelli”, il farro “triticum dicoccum” e oggi il gustoso Saragolla ha trovato radici e sapori, veicoli dell’identità dell’unica regione al plurale.
Véronique Angeletti@civetta.tv
Didascalia: Bruno Vitaletti premiato dalla presidente della giuria, il professore Elena Vittadini dell’Università di Camerino e dall’organizzatrice del contest l’agronomo Rita Rognoli.
Secondo foto: Al microfono, lo chef Luca Facchini