#AlluvioneCantiano – Danni ingenti al patrimonio scenografico de “La Turba”, la passione di Cantiano
|Cantiano – Lance, scudi, para stinchi, una cinquantina di vestiti, forse più, il torrente Tenetra purtroppo, si è portato via una parte del magazzino de la Turba, la suggestiva e secolare rievocazione storica del Venerdì Santo.
La fiumana ha portato via casse e casse di costumi. Spariti tutti quelli realizzati l’anno scorso per la processione delle figure dell’Antico Testamento. La versione del 1600 scelta dagli organizzatori per gestire meglio gli assembramenti. Ieri mattina, il cuore in gola, i volontari del sodalizio culturale sono entrati nel locale di proprietà del Comune in Piazza Mercato, dietro alla Collegiata.
Armati di idropulitrice hanno provato di salvare il salvabile. «Non abbiamo ancora stilato la lista di quello che è stato inghiottito dalle acque ma a prima vista – osserva Maurizio Tanfulli, il Presidente dell’Associazione Culturale La Turba – manca molto». Per quello che riguarda la grandiosa scenografia, non sa cosa può essere recuperato. Gli immensi pannelli sono in un capannone comunale a Pontedazzo nell’area artigianale e tuttora in parte sepolti dal fango. «Pertanto, ancora nessuno sa fino dove è salita l’acqua – conclude – ma una parte del corredo de La Turba è andata a valle e se nel Metauro riaffiorano spade, pugnali ed elmi, avvertite che non sono antichi vestigi della Battaglia del Metauro ma moderni equipaggiamento della rievocazione cantianese».
Intanto, anche il consigliere regionale di M5S Marta Ruggeri ha depositato una mozione sull’alluvione all’Assemblea Legislativa. «Nasce – spiega – dal confronto con alcuni sindaci: Alberto Alessandri di Cagli, Presidente dell’Unione montana, Simona Guidarelli di Pergola e Alessandro Piccini di Cantiano.
Altri interventi urgenti – ribadisce – sono già stati individuati da analoghe proposte di alcuni colleghi consiglieri regionali, di conseguenza li considero dati già acquisiti. Come la richiesta di sostegni a fondo perduto e la sospensione del contributo di bonifica. Mi sono invece concentrata sul celere ripristino di strade e altre infrastrutture strategiche. Credo che il consiglio regionale si orienterà infatti verso una risoluzione riassuntiva delle diverse proposte e proprio un atto condiviso mi sembra il modo migliore per affrontare una questione di tale portata». Di fatto, la consigliere invita la giunta regionale a farsi carico in senso complessivo «delle richieste e delle proposte avanzate dai sindaci dei Comuni investiti dall’alluvione.
Un disastro, ricorda Ruggeri nella sua mozione, che ha provocato lutti, danni enormi e il rischio concreto che intere zone, in particolare le più interne, siano condannate a soffrire di un divario ancora più ampio rispetto alla costa. Il processo di spopolamento già in atto – conclude – sarebbe acuito da un’eventuale paralisi della vita sociale ed economica, se la rete delle infrastrutture non fosse ripristinata in tempi celeri».
Véronique Angeletti