Riccardo Scamarcio protagonista al XX Premio Cinematografico e Televisivo “Castello di Precicchie”

Riccardo ScamarcioFra il 2004 e il 2007, all’epoca del grande successo di Tre metri sopra il cielo, trasposizione del romanzo/bibbia adolescenziale di Federico Moccia; de L’uomo perfetto, titolo pensato proprio per la presenza come protagonista di Riccardo, entrambi per la regia di Luca Lucini e di Ho voglia di te di Luis Prieto, la vita pubblica e privata di Scamarcio, poco più che ventenne, era quotidianamente segnata da scene di isteria collettiva e interventi delle forze dell’ordine, per domare eccessivi entusiasmi e dichiarazioni d’amore. Scamarcio come James Dean, anche se l’interessato ha sempre preferito ispirarsi all’autoironia di Marcello Mastroianni. Di sicuro nel cinema italiano Scamarcio ha rappresentato un fenomeno unico e, forse, irripetibile, all’epoca oggetto di serissimi studi da parte di illustri sociologi. Quando si ricevono quotidianamente mazzi di rose rosse, esplicite dichiarazioni e proposte, è facile, se non fatale, perdere la testa, ma Riccardo non l’ha persa. Forse perché sul personaggio pubblico ha prevalso l’attore, grazie ad un mestiere vissuto come un’autentica vocazione, non priva di elementi etici. Del resto, se così non fosse stato, non si sarebbe abbandonata la scuola a 16 anni, sfidando le ire familiari; non si sarebbe abbandonata la propria casa e la propria terra, la Puglia, e più precisamente Trani, a 19 anni per trasferirsi a Roma con l’idea di seguire i corsi di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia. Se non ci fosse stato il talento, non si sarebbe superata una selezione rigorosissima.
La consacrazione ad attore di culto degli adolescenti ne ha facilitato la carriera: in poco più di tre anni, dal 2007 al 2010, Riccardo ha interpretato una dozzina di film, ma cominciando a cambiare ruoli e rivolgersi anche ad un altro tipo di cinema. In Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, forse il film svolta, è ancora un figlio, ma già ne L’uomo nero di Sergio Rubini è diventato uno zio, sebbene sempre seducente e sciupa femmine. Ma, come nel citato film di Luchetti, anche ne Il grande sogno di Michele Placido e ne La prima linea di Renato De Maria si affacciano personaggi più complessi e contraddittori. Le romantiche ed idilliache atmosfere adolescenziali sono sostituite dall’irrompere della storia recente: la contestazione, le lotte studentesche e operaie, il terrorismo.
Con Verso l’Eden di Costa-Gavras,  Scamarcio si spoglia definitivamente dal ruolo del bello e tenebroso: è un povero clandestino che, seguendo i percorsi classici dell’emigrazione, cerca una via di salvezza approdando nell’ancora ricca Europa. Le vicende artistiche di Riccardo Scamarcio sembrano confermare la tesi che la carriera di un attore si costruisce più sui no che sui sì. «Col tempo – conferma lui stesso – ho imparato a non dire sempre sì e a non cullarmi nelle mie certezze, pensando che gli altri abbiano sempre torto. Ho imparato a dire no e a non accettare tutto».
Ma tutto ciò non gli ha impedito di muoversi fra cinema, fiction televisiva e teatro.
Nella filmografia di Scamarcio sembra emergere costantemente una precisa volontà di rovesciare la propria immagine pubblica: il sex symbol adorato da migliaia di donne, già protagonista di celebri scene erotiche come quella accanto a Monica Bellucci in Manuale d’amore 2 di Giovanni Veronesi, si cala senza problemi nel ruolo di un omosessuale in Mine vaganti di Ferzan Ozpetek; è un marito tradito, zimbello di un intero paese, in Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo; ne Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni è un giovane professore messo in crisi dalle provocazioni di un’allieva. Infine è un reietto sporco, sgradevole, volgare, perfino brutto, con denti rovinati e sopraccigli marcati, in Pericle il nero di Stefano Mordini.
I personaggi dei figli sono ormai un ricordo lontano: ora è il periodo dei padri. Appassionati e amorosi come quello de La prima luce di Vincenzo Marra, un po’ folli e distratti, come Gaetano,  protagonista di Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto, una sorta di pubblica seduta di psicoanalisi. Ma non basta. L’inesauribile curiosità artistica lo ha spinto a confrontarsi anche con un altro impegnativo ruolo cinematografico: quello del produttore. In questa veste nel suo curriculum già spiccano due esperienze che hanno lasciato il segno: Miele per la regia di Valeria Golino e il già citato Pericle il nero. Ancora giovane, disponibile a mettersi in gioco, sempre attratto dalle sfide del nuovo, Riccardo Scamarcio sta disegnando un itinerario d’attore inusuale e di successo nel panorama del cinema italiano.

Riccardo Scamarcio sarà presente a Precicchie la sera di sabato 17 settembre, dove incontrerà il pubblico nella piazzetta del castello. Seguirà la proiezione del film Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto.

FILMOGRAFIA RICCARDO SCAMARCIO

Cinema

La meglio gioventù (2003) di Marco Tullio Giordana
Ora o mai più (2003) di Lucio Pellegrini
L’odore del sangue (2004) di Mario Martone
Tre metri sopra il cielo (2003) di Luca Lucini
L’uomo perfetto (2005) di Luca Lucini
Texas (2005) di Fausto Paravidino
Romanzo criminale (2005) di Michele Placido
Manuale d’amore 2 (2007) di Giovanni Veronesi
Ho voglia di te (2007) di Luis Prieto
Mio fratello è figlio unico (2007) di Daniele Luchetti
Go Go Tales (2007) di Abel Ferrara
Prova a volare (2007) di Lorenzo Cicconi Massi
Colpo d’occhio (2008) di Sergio Rubini
Italians (2009) di Giovanni Veronesi
Verso l’Eden (2009) di Costa-Gavras
Il grande sogno (2009) di Michele Placido
La prima linea (2009) di Renato De Maria
L’uomo nero (2009) di Sergio Rubini
Mine vaganti (2010) di Ferzan Ozpetek
Polisse (2011) di Maiwenn Le Besco
Manuale d’more 3 (2011) di Giovanni Veronesi
To Rome with Love (2012) di Woody Allen
Il rosso e il blu (2012) di Giuseppe Piccioni
Cosimo e Nicole (2012) di Francesco Amato
Una piccola impresa meridionale (2013) di Rocco Papaleo
Giblatlar – The Informant (2013) di Julien Leclercq
Third Person (2013) di Paul Haggis
Un ragazzo d’oro (2014) di Pupi Avati
Effie Gray – Storia di uno scandalo (2014) di Richard Laxton
Pasolini (2014) di Abel Ferrara
Meraviglioso Boccaccio (2015) di Paolo e Vittorio Taviani
Nessuno si salva da solo (2015) di Sergio Castellitto
La prima luce (2015) di Vincenzo Marra
Burnt (2015) di John Wells
Pericle il nero (2016) di Stefano Mordini
Io che amo solo te (2016) di Marco Ponti

Televisione

Ama il tuo nemico 2 (miniserie, 2001) di Damiano Damiani
Io ti salverò (miniserie, 2001) di Mario Caiano
Compagni di scuola (serie, 2001) di aa.vv.
La freccia nera (miniserie, 2006) di Fabrizio Costa
Il segreto dell’acqua (miniserie, 2011) di Renato De Maria

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