“Giornate FAI di Primavera”: il 24 e 25 marzo gli studenti faranno da guida ai turisti all’Abbazia di Santa Croce

interno della chiesa di santa croce

Interno della chiesa di S. Croce

Si festeggia anche a Sassoferrato, con l’apertura al pubblico dell’Abbazia di Santa Croce, l’iniziativa Giornate FAI di Primavera, manifestazione a carattere nazionale giunta quest’anno alla ventesima edizione. L’evento, in programma il 24 e 25 marzo prossimi, è indetto dal “Fondo Ambiente Italiano”, Fondazione nazionale senza scopo di lucro, «che opera – come si legge sul sito internet del citato organismo – per promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale nostre radici e della nostra identità». Finalità, queste, che il FAI persegue con eccellenti risultati a partire dal 1975, «avendo salvato, restaurato e aperto al pubblico – si legge ancora sullo stesso sito – importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano».
Nella città sentinate l’adesione all’iniziativa si è attuata grazie all’impegno congiunto della delegata FAI della città di Fabriano, prof.ssa Rosella Quagliarini Angelini, e della sezione staccata di Sassoferrato del Liceo scientifico “V. Volterra” di Fabriano, su progetto didattico curato dalla docente di storia dell’arte Eleonora Loretelli.
Saranno quattordici studenti del citato istituto scolastico, a fare da guida, nelle giornate di sabato 24 e domenica 25, a visitatori e turisti all’interno della chiesa dell’Abbazia di Santa Croce. I ragazzi, oltre a rendersi protagonisti di un’esperienza che contribuirà ad arricchirli sotto l’aspetto formativo e culturale, beneficeranno di un credito scolastico. Questi i loro nomi: Giulia Baioni, Luana Ballanti, Edoardo Camilletti, Beatrice Censi, Luca Cesauri, Mirko Cesauri, Ludovico Ciccacci, Eleonore Cinti, Federico Guerrini, Pietro Pierucci, Lorenzo Rosa, Alida Santi, Nike Santoni, Paolo Sbaffi.
Situata nel mezzo di un’area verde a breve distanza dal centro cittadino, l’abbazia è un pregevolissimo complesso architettonico fatto realizzare negli ultimi anni del XII secolo dai Conti Atti, Signori di Sassoferrato, per i monaci Camaldolesi, con materiali provenienti dalla romana Sentinum, l’antica città i cui resti sono ben visibili alle porte del capoluogo.
«Questa iniziativa – spiega la professoressa Quagliarini Angelini – serve a promuovere, valorizzare e rendere fruibile agli appassionati di storia e di arte una struttura che è ritenuta fra le più importanti testimonianze d’architettura romanica d’Italia. A tale riguardo, desideriamo ringraziare la Parrocchia di San Facondino e il Comune di Sassoferrato per la collaborazione prestata».
Questi, gli orari di ingresso al pubblico nel corso delle due giornate: dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.