Una proposta per il coinvolgimento dei richiedenti asilo in lavori socialmente utili
|Pergola – Sono passati quasi due mesi dal consiglio comunale in cui maggioranza e minoranza hanno votato una mozione per il coinvolgimento in lavori su base volontaria dei migranti richiedenti asilo ospitati a Pergola.
È ora che si attivino anche nel nostro comune.
Il 16 settembre scorso abbiamo presentato una mozione apposita, poi discussa nel consiglio comunale del 20 ottobre. In quella sede il gruppo di maggioranza Pergola nel cuore ha presentato una mozione incidentale praticamente identica, pur di non votare la nostra. Ma questo poco importa.
Non è importante infatti, se il documento sia il nostro o di altri. Lo è invece, e molto, il raggiungimento dell’obiettivo finale: la disponibilità di questi ragazzi allo svolgimento volontario di piccole attività socialmente utili che il nostro comune non riesce a compiere con le proprie risorse, sia economiche che umane.
Inoltre, in attesa di completare il percorso del richiedente asilo politico, sarebbe auspicabile che queste persone possano essere coinvolte in attività di volontariato per iniziative di pubblica utilità nel territorio comunale, per evitare che rimangano tutto il giorno “con le mani in mano”, per permettergli d’integrarsi e conoscere la comunità che li accoglie, andando anche a stemperare il clima di tensione sociale che è stato esasperato nella città, e possano restituire alla collettività parte dell’aiuto che viene loro dato.
L’amministrazione si attivi presso gli organi competenti per sottoscrivere i protocolli d’intesa, come già fatto da altri 18 comuni della nostra provincia, il comune di Mondolfo è solo l’ultimo esempio.
Anche ieri è stata affrontata a livello nazionale questa tematica nel popolare programma televisivo Le Iene, con un servizio su Bergamo dove il sindaco Gori ha sintetizzato esattamente il pensiero e l’approccio con il quale la nostra associazione si rivolge a questo tema.
Comunicato Consiglieri Pergola Unita
Non è affatto indifferente la paternità del documento votato dal Consiglio comunale, perchè conta anche sapere da chi parte l’iniziativa, visto che ciò dimostra quale base culturale la esprime e che non si tratti di una strumentalizzazione comunicativa fine a se stessa, che finirà per far morire il progetto in un cassetto..