Ospedale e Bilancio: le priorità del Sindaco Alberti di nuovo a casa

Sindaco di Cagli Alberto AlessandriCagli – Il sindaco Alberto Alessandri è di nuovo nella sua città. Ancora qualche giorno di convalescenza e poi lo si vedrà di nuovo su e giù per il Palazzo Pubblico. Anche se, con la mente, non lo ha lasciato mai. Il sindaco è rimasto in costante contatto con la sua giunta e i funzionari. “Ringrazio tutti – puntualizza – per come tutti hanno saputo lavorare. Non solo non mi hanno deluso ma in tanti casi mi hanno pure stupito assumendosi le proprie responsabilità.” Del momento dell’arresto cardiaco si ricorda poco: “Sono subito svenuto e poi mi sono risvegliato senza sofferenze. Nel frattempo – racconta – mi ha salvato la vita un defibrillatore ed un soccorritore che sapeva come utilizzarlo.” Qui la cronaca del malore e dell’attuale percorso amministrativo del sindaco Alberto Alessandri

Poi aggiunge: “Prima del mio malore, dell’importanza di questo strumento ero già convinto, tutti i luoghi di sport ne sono dotati. Addirittura avevo aderito al suggerimento di un ragazzo di Cagli di mettermi d’accordo con le attività commerciali e di dotare la piazza principale, punto di raduno per eccellenza nel nostro paese, di una bacheca con un defibrillatore. Un progetto che concretizzeremo – magari con l’aiuto di sponsor – in una voce specifica del bilancio di quest’anno.”

Un bilancio sul quale “non ho mai smesso di lavorare – confessa. Il termine di presentazione del Documento Unico di Programmazione è stato fissato al 31 marzo ma noi lo vogliamo mettere a punto questo mese e sottoporlo alla civica assise a febbraio.”

Ma è stato – e rimane – l’Angelo Celli, il suo cruccio. “All’indomani, il 5 gennaio, avevo fissato un appuntamento in ospedale con il direttore dell’Area vasta 1, Fiorenzuolo. Volevo chiarimenti da parte della dirigenza sulla trasformazione in corso nel nostro nosocomio e capire nelle varie proposte fatte dalla regione Marche quali fossero quelle che si realizzeranno e quelle che rimarranno sulla carta e soprattutto per quali ragioni.”

Riunione a cui ha assistito Donato Romiti, il vice sindaco, che non avendo ancora preso in carico l’agenda del Primo Cittadino fu informato dal personale ospedaliero la mattina stessa del summit.

Fiorenzuolo ha tracciato un futuro dell’Angelo Celli diverso da quello che finora il presidente Luca Ceriscioli ci aveva prospettato – commenta –. Del privato che doveva prendere in carico gli ambulatori non se ne parla più. Il nostro ospedale rimane nelle mani del pubblico. Il Santo Stefano ha i dieci posti letto autorizzati dalla riforma e dovrà mettere a norma lo spazio che gli serve per attivare il servizio. Da come inquadra la situazione si sente che rimane scettico. “Più che altro perplesso. Collaborativa, la nostra amministrazione è consapevole che non tutto è possibile ma vogliamo capire se con bandi e progetti specifici sia possibile influire sul futuro del nostro presidio sanitario. Inoltre – conclude – dobbiamo capire se questo Pat, anche alla luce del nuovo pronto soccorso appena inaugurato ad Urbino, sia in grado di dare risposte tempestive alle urgenze- emergenze nel comprensorio”.

Véronique Angeletti@civetta.tv

Per approfondire…

colonna defibrillatore sassoferrato

L’idea di un defibrillatore in piazza non è nuova. Nell’entroterra montano, a Sassoferrato, la farmacia Vianelli e la Croce Rossa Locale hanno finanziato l’istallazione di una bacheca con un defibrillatore di libero accesso e stanno lavorando per sensibilizzare commercianti e professionisti che hanno le loro attività intorno al corso dove è collocato a seguire i corsi per il suo uso.

Una colonna che salva la vita nel cuore del paese