Il vessillo della bellezza e dell’unicità delle Marche, le Grotte di Frasassi, sono APERTE

Laboratori Turismo Scolastico Grotte di FrasassiCORONAVIRUS – Musei e teatri chiusi. Ma le Grotte, no. E se lo sono state è solo il 26 e il 27 febbraio, perché oggi 28 riaprono. E’ una questione di presidio e chi se ne fischia dei costi. Perché a far alzare e chiudere le saracinesche non è stata l’ordinanza ma la sua interpretazione. Per la Regione Marche, le Grotte possono rimanere aperte ma solo per gruppi che non superano le dieci persone. Numero che non copre i costi e ha motivato la decisione di chiusura. Ieri, la seconda ordinanza ed emerge la consapevolezza da parte del Consorzio che le Grotte sono un vessillo della bellezza e dell’unicità delle Marche e che la bandiera non va mai ammainata.

Laboratori Turismo Scolastico Grotte di Frasassi

«Sulla decisione presa dal governatore Luca Ceriscioli – commenta il presidente del Consorzio Frasassi, Geniale Mariani – non mi esprimo. Anche se sono medico (è specializzato in otorinolaringoiatria ndr), non è questa la sede per esprimermi. Però è di mia competenza informare che il provvedimento non era chiaro. Non si capiva se si doveva apriore o chiudere e, con una lettera, abbiamo chiesto una delucidazione». L’interpretazione arriva il 26 sera ma non lascia spazi di manovra: sì all’apertura del complesso ma, per scongiurare il pericolo dell’assembramento, a gruppi di dieci persone. «I conti sono facili da fare – precisa il presidente Mariani -. Dieci persone anche con un biglietto a prezzo pieno portano un incasso che compensa i costi vivi della visita guidata e la decisione di chiudere il complesso». Poi, la sentenza del Tar che invalida l’ordinanza regionale e poche ore dopo la seconda ordinanza di chiusura. Il Consorzio decide di non guardare più i costi.
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Anche perché è un momento particolarmente felice per il Consorzio. I primi 25 giorni di apertura di febbraio, dopo il fermo biologico di gennaio, dava flussi da farlo diventare il miglior mese di febbraio di questi ultimi 20 anni. E poi il rischio di avere un impatto negativo sul turismo scolastico e di vanificare il lavoro di riorganizzazione dell’ente consortile.

Da due anni è applicata una nuova metodologia di approccio. Un gruppo di guide, in un call center interno specificamente dedicato al turismo scolastico, è a servizio dei docenti italiani e stranieri. Un sistema che ha dato maggior sicurezza agli insegnanti e ha portato frutti come conferma l’impennata di escursioni e viaggi scolastici con le grotte inserite nei tour. A riprova del fatto che è davvero vincente il progetto “Frasassi, Capitale del Turismo scolastico” ideato sette anni fa con Legambiente e potenziato con l’associazione “Save the Children” che ha dato maggior forza all’approccio delle guide e alla comunicazione in generale.

Le disdette purtroppo ci saranno. Il Consorzio si aspetta un primo impatto negativo nella prossima stagione pasquale ma spera che tutto sia attutito dal serio piano promozionale con cui quest’anno ha deciso di conquistare le tante anime dei turisti. A gennaio, le grotte erano presenti a Utrecht in Olanda, Stoccarda in Germania, a Zurigo; a febbraio, erano a Bruxelles, a Monaco, alla Bit di Milano e anche a Cosmobike a Verona. Adesso, ci sono Berlino, Mosca, Parigi. Poi giocano a favore anche i numerosi accordi commerciali chiusi con importanti Tour Operators stranieri nonché tutte le intese territoriali.

Véronique Angeletti@civetta.tv

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