Giornate FAI di Primavera, 19 e 20 marzo, a San Vittore delle Chiuse. La sua edificazione da parte dei longobardi è stimata tra il 1060 e il 1080, è una delle più importanti ed antiche testimonianze dell’architettura romanica nelle Marche, raggiunse il massimo splendore all’inizio del XIII secolo, esercitando la sua giurisdizione su 42 chiese e su vasti territori; successivamente, dopo un lungo periodo di decadenza nel XV secolo l’abbazia fu soppressa, e del monastero rimangono pochi ambienti.

L’abbazia si trova in prossimità del fiume Sentino, sovrastato dal suggestivo ponte romano, perfettamente inglobato nello scorcio abbaziale, e contraddistinto da una torre di difesa medioevale a pianta quadrangolare.

Nel corso dei secoli l’ordine dei benedettini è stato tra i più presenti nel monastero all’interno dell’abbazia.

L’architettura della chiesa, lineare e sobria sia esternamente che internamente, rispecchia alla perfezione i canoni dell’arte romanica dell’Italia centrale, dove si diffusero influenze bizantine come la tipica pianta a croce greca. All’interno l’unica iconografia presente è il simbolo dell’infinito rovesciato nei pressi della porta sinistra dell’altare.

La vicinanza con le celebri Grotte di Frasassi rende la località una meta turistica molto apprezzata e frequentata da migliaia di visitatori ogni anno.

FONTI

WIKIPEDIA, ENCICLOPEDIA LIBERA

WWW.LUOGHIMISTERIOSI/MARCHE.IT

WWW.TURISMOMARCHE.COM