Sanità : Garanzie prima del trasferimento del chirurgo

ospedale di pergolaPergola – “Oggi – comunica la lista Pergola Unita – siamo venuti a conoscenza della determina nr.195 del 15-02-2016 AV2 con la quale l’area Vasta 2 (territorio della provincia di Ancona) ha accolto la richiesta di comando, praticamente il preludio al trasferimento, del dottor Piazzai, chirurgo dell’ ospedale di Pergola.
Un accoglimento che arriva prima dell’entrata in servizio del nuovo primario di chirurgia (dott. Gammarota) già nominato da tempo ma che ancora non ha iniziato a lavorare a Pergola, e prima anche della determina di sostituzione del dott. Bruni, altro medico dello staff di chirurgia che sarà trasferito a Fabriano dal 16 aprile e per la quale soluzione al problema abbiamo già chiesto da tempo, anche direttamente al presidente della commissione Volpini, delucidazioni.

Ora questa determina, secondo l’iter procedurale, dovrà acquisire il parere favorevole di competenza della Direzione dell’Area Vasta 1, la nostra di riferimento, che non deve assolutamente permettere un qualsiasi trasferimento prima che gli stessi servizi e personale siano garantiti ai cittadini con altrettante disposizioni ufficiali.

Se c’è da gestire un trasferimento legittimo questo va fatto, ma solo dopo aver garantito continuità a tutti i servizi del nostro ospedale.

I numeri delle prestazioni per l’ospedale di Pergola sono fondamentali, come ribadito anche nel recente incontro organizzato da noi al fianco di CISL e CGIL, e l’egregio servizio prestato dal Dott. Piazzai al quale tutta la cittadina deve molto per la professionalità dimostrata, è stato in questi anni trascinante per il nosocomio pergolese.
Pergola non può privarsi di questo servizio neanche per un solo giorno. Sebbene sia vero che nei reparti di medicina e riabilitazione la Regione in questi ultimi mesi ha lanciato segnali positivi, vedi anche l’attivazione dei letti di terapia intensiva in medicina finalmente andati a regime e l’ampliamento delle ore alla squadra di anestesisti, fermo restando che la chirurgia di Pergola ha bisogno di essere riorganizzata, è altrettanto vero che il decreto Balduzzi riconosce ai presidi di area disagiata come il nostro “una chirurgia elettiva ridotta” ma questa deve funzionare con continuità.

L’ospedale di Pergola è riconosciuto dal piano sanitario come una struttura di questo tipo e la Regione Marche deve dare continuità e rispettare quanto scritto nel piano sanitario regionale, a maggior ragione ora che gli altri presidi del territorio sono stati convertiti in ospedali di comunità e che stiamo diventando come da piano il riferimento di tutto l’entroterra.
Sebbene riconosciamo con onestà che la Regione Marche ci ha tutelato rispetto agli altri convertiti, analizzando sempre le questioni con grande oggettività, e ci siamo sempre dissociati da chi dell’ospedale vuole fare esclusivamente il proprio “nutrimento elettorale”, è altrettanto vero che se quanto scritto verrà disatteso nei contenuti, noi di Pergola Unita non mancheremo di comunicarlo con forza alla comunità.

Lista Pergola Unita

16 febbraio 2016

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