Destinazione Marche : l’alleanza delle 6 Città del Tartufo delle Marche

IMG_6303Acqualagna – Non passerà inosservata l’alleanza delle sei città del tartufo delle Marche che, ieri, si è ufficializzata al Passo del Furlo, nel “Tartufo Award 2021”. Con la scusa del contest, Acqualagna, Amandola, Apecchio, Fossombrone, Pergola e Sant’Angelo in Vado, hanno di fatto messo in rete le loro identità e scritto forse una delle più intelligenti pagine del turismo e del tempo libero delle Marche. Insieme, hanno deciso di considerare un driver il tartufo, eccellenza agroalimentare per antonomasia, e di costruire una promozione che ha la capacità di attrarre viaggiatori ed escursionisti e di fare dei loro comprensori delle destinazioni turistiche.

«L’idea – spiega il sindaco Luca Lisi, capofila del progetto – è nata nel 2019 a ridosso della 54esima fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna, la prima come amministrazione. È bastato spiegarla agli altri sindaci che, subito, hanno aderito. L’abbiamo concretizzata quest’anno, ben supportati dalla regione Marche con un evento nel ristorante “La Ginestra” presentandosi ognuno con i nostri cuochi per costruire un menù speciale a base di Tuber aestivum». Un menù da gourmet che si è rivelato ancora più speciale perché ha dimostrato che il tartufo, interpretato dalle personalità di chef ispirati dalle usanze, dalle tradizioni, dal carattere dei territori è un ambasciatore del plurale delle Marche e questo tutto l’anno.

«Un progetto che promuove le città del tartufo in rete – entra nel merito Ignazio Pucci del Servizio Turistico della Regione Marche –, non poteva che avere il sostegno della Regione. Rappresenta un notevole passo avanti perché, insieme, si presentano varie realtà che emergono forte delle loro identità sul mercato. Si è creato così un driver strategico che va ad arricchire la destinazione Marche che, è vero – conclude – gode con il testimonial Mancini di un’ottima visibilità ma necessita di un turismo declinato al plurale per attrarre quello di nicchia, l’esperienziale, gli stranieri. Insomma, un turismo di qualità e non di massa fondamentale per la destagionalizzazione».

Alleate, le sei città del tartufo diventano la carta d’identità di una regione che produce tartufo fresco tutto l’anno, habitat di 7 delle 9 specie, culla nell’areale di Acqualagna del rarissimo tartufo bianco, il “Magnatum Pico”. Inoltre, considerare “driver” il tartufo significa dare via libera al “fattore 20 piemontese”, che calcola che ogni euro speso in tartufo e consumato sul territorio ne porta altri 20 nell’economia.
Un algoritmo prezioso per la ripartenza.

Ottima la partecipazione dei privati. Ieri, interpretavano lo Scorzone per Apecchio, lo chef Alessandro Valentini (Commissione Deco) con un carpaccio di Marchigiane servito su un crostino con mousse di ricotta e maggiorana e riduzione di birra artigianale; per Pergola, Gianluca Passetti del “Gatto e la Volpe” con l’uovo cotto a bassa temperatura presentato sotto cloche; per Fossombrone, Paola Antonioli (Ristorante Mancinelli) con un primo di tagliatelle. Per Sant’Angelo in Vado, lo chef Daniele Galvani (I Palazzi) ha cucinato un cappellaccio su vellutata di patate; per Amandola, Aurelio Damiani, un capocollo di maiale brasato al vino cotto con pesche della Val d’Aso e Acqualagna, rappresentava il dessert: lo chef Michele Renga (La Ginestra) ha firmato una tarteletta di pasta frolla con crema di ricotta, noci e miele, cioccolata e un alito di timo selvatico.

In cucina, coordinatore e Maestro di cerimonia il Console dell’Accademia Italia di Gastronomia e Gastrofisica, lo chef Pasquale Antonio Bedini; animatore Alvin Crescentini, Nella giuria, la stampa specializzata. Seppur protagonisti, in platea, i sindaci: di Acqualagna Luca Lisi, di Amandola Adolfo Marinangeli, di Apecchio Vittorio Nicolucci, di Fossombrone Gabriele Bonci, di Pergola Simona Guidarelli, di Sant’Angelo in Vado Stefano Parri. Presenti anche il presidente dell’U.M. Catria Nerone e sindaco di Cagli, Alberto Alessandri e dell’U.M. Alta Valle del Metauro e sindaco di Mercatello sul Metauro, Fernanda Sacchi.

Véronique Angeletti@Civetta.tv

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